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I numeri delle immatricolazioni

Auto, Stellantis -8% a maggio. Ma si consola con la (solita) Panda e Jeep

Mercato sempre in calo (-0,2%) in Italia. Crescono le ibride e le elettriche

Stellantis in retromarcia: ecco come è andato maggio

Il 2025 continua a non essere un anno favorevole per il mercato automobilistico italiano e, in particolare, per Stellantis, che nei primi cinque mesi ha registrato un calo delle immatricolazioni: anche a maggio il calo è pari all’8%, con una quota di mercato che scende al 30,1%. Solo nel mese di maggio, il colosso ha totalizzato 39.120 immatricolazioni, segnando una contrazione dell’8% su base annua e detenendo una quota del 28,1%. Nonostante il calo, Stellantis piazza comunque quattro modelli nella top ten di maggio. La Fiat Panda si conferma al primo posto con 8.535 immatricolazioni. A seguire la Jeep Avenger (4.717 unità) e la Peugeot 208 (3.731), che guadagna due posizioni rispetto ad aprile. In nona posizione figura la Citroen C3, con 2.836 unità.

Il contesto nazionale non è migliore. A maggio 2025, il mercato dell’auto in Italia ha totalizzato 139.390 immatricolazioni, praticamente in linea con lo stesso mese del 2024 (-0,2%), complice anche un giorno lavorativo in meno (21 contro 22). Il bilancio del periodo gennaio-maggio è leggermente negativo, con un totale di 722.452 immatricolazioni, pari a un calo dello 0,5% rispetto al 2024. “La stabilità di maggio conferma un 2025 dai volumi piuttosto deboli” ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente di ANFIA.

Non tutto è in discesa: continua la crescita dei SUV, che salgono del 6,7% e conquistano una quota del 57,4%. In risalita anche le vetture a basso impatto ambientale: le auto elettriche (BEV) crescono del 40,8%, pur restando marginali in termini di quota di mercato (5,1%), mentre le ibride plug-in (PHEV) fanno un balzo del 52,3%. Bene anche le mild e full hybrid, a +12,1% nel mese.

In questo quadro, un nuovo stimolo potrebbe arrivare dai nuovi incentivi statali previsti dal MASE, con uno stanziamento di circa 600 milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione del PNRR. Le risorse, inizialmente destinate alle infrastrutture di ricarica elettrica, saranno ora utilizzate per incentivare l’acquisto di veicoli a zero emissioni, ma con l’obbligo di rottamazione e limitazioni legate all’ISEE. “È essenziale che il decreto attuativo venga pubblicato in tempi rapidi – ha avvertito Vavassori – per evitare un effetto attesa che paralizzerebbe ulteriormente il mercato. Serve anche chiarezza sul perimetro dei beneficiari, considerata l’attuale vaghezza delle indicazioni territoriali”.

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