Cerca

ECONOMIA

Bce prudente sui tassi, Lagarde avverte: “Inflazione vicina al 2%, ma lo scenario resta fragile”

Troppe incertezze frenano nuovi tagli: la Bce aspetta i dati, mentre l’Europa è chiamata a restare un punto fermo in un mondo instabile

Bce prudente sui tassi, Lagarde avverte: “Inflazione vicina al 2%, ma lo scenario resta fragile”

Fonte: Instagram/Cristinelagarde

La buona notizia è che l’inflazione nell’area euro si sta finalmente avvicinando al traguardo del 2%, il livello che la Banca Centrale Europea considera ottimale per garantire stabilità dei prezzi e sostenere la crescita. La cattiva notizia, però, è che l’incertezza – sia economica che geopolitica – resta eccezionalmente alta. A dirlo è Christine Lagarde, presidente della Bce, intervenuta oggi in audizione davanti alla Commissione Affari economici del Parlamento europeo.

Nel suo intervento, Lagarde ha ribadito che le decisioni future sui tassi d’interesse non seguiranno un percorso prestabilito. “Non ci impegniamo in anticipo su un percorso specifico per i tassi”, ha affermato, chiarendo che la politica monetaria resterà data-dependent, cioè basata sull’analisi puntuale dei dati economici, in particolare l’andamento dell’inflazione di fondo e l’efficacia della trasmissione delle misure già adottate. Tradotto: la Bce non vuole sbilanciarsi troppo. Dopo il primo taglio dei tassi di giugno, il consiglio direttivo dell’Eurotower sembra voler attendere prima di muoversi ancora. Il clima globale, del resto, non consente mosse avventate.

Sul fronte della crescita, Lagarde ha segnalato che i rischi rimangono orientati al ribasso. Secondo la presidente, una nuova impennata delle tensioni commerciali globali, un peggioramento del sentiment nei mercati finanziari o l’aggravarsi delle crisi geopolitiche – come quella in Medio Oriente, dove resta aperta la minaccia di un blocco dello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran – potrebbero rallentare l’economia dell’eurozona più del previsto.

Eppure, non mancano possibili sorprese positive: una rapida distensione sul piano geopolitico, o una spinta alla spesa pubblica – in particolare per difesa e infrastrutture – potrebbero fornire un inaspettato sostegno alla domanda interna.

Il messaggio finale di Lagarde è politico, quasi più che tecnico. In un contesto internazionale segnato da frammentazione, guerre e polarizzazioni, ha sottolineato come l’Europa debba riaffermarsi come “pilastro di stabilità economica e politica”. In altre parole, l’Unione deve rispondere all’instabilità globale con coesione interna e visione di lungo periodo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.