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Economia

Agroalimentare UE: bilancia commerciale positiva nonostante il caro import

Nel primo trimestre 2025 l’export cresce del 3%, ma l’import segna un +20% spinto dal cacao e dal caffè

Agroalimentare UE: bilancia commerciale positiva nonostante il caro import

Il commercio agroalimentare dell’Unione Europea ha mantenuto un buon livello di solidità nel primo trimestre del 2025, come evidenziato dall’ultima relazione della Commissione europea. Nonostante l’aumento dei prezzi delle importazioni, la bilancia commerciale resta ampiamente positiva, toccando i +11,6 miliardi di euro, sebbene in lieve calo rispetto al 2024.

Le esportazioni agroalimentari dell’UE hanno raggiunto 59,7 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,9 miliardi). Il Regno Unito si conferma primo mercato di destinazione, con 13,5 miliardi di euro (pari al 23% del totale export). In calo, invece, le vendite verso la Cina, a causa della flessione nei cereali. Spiccano però le esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie, salite di 1,1 miliardi di euro (+51%) grazie al forte rincaro dei prodotti a base di cacao.

Sul fronte delle importazioni, la crescita è stata molto più marcata: 48,1 miliardi di euro nel trimestre, con un balzo del 20% (+7,9 miliardi) rispetto al 2024. Tra i principali fornitori figurano Brasile, Stati Uniti e ancora una volta il Regno Unito, con importanti aumenti anche da Costa d’Avorio (+84%, +1,2 miliardi) e Cina (+35%, +732 milioni).

Le categorie che hanno trainato l’import sono cacao, caffè, frutta, frutta a guscio e prodotti non commestibili, complice il raddoppio dei prezzi del cacao e un +65% del prezzo del caffè. In controtendenza invece le importazioni di zucchero e isoglucosio (-39%) e olio d’oliva (-32%), penalizzate sia dalla contrazione dei prezzi sia dal calo dei volumi.

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