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FOOD & ECONOMY
01 Luglio 2025 - 23:00
Il 2024 segna una svolta per Apofruit Italia, che chiude l’esercizio con risultati in netta crescita rispetto all’anno precedente. La cooperativa ha distribuito ai propri soci un valore complessivo di 140,8 milioni di euro, con un incremento dell’11,5% rispetto al 2023. Anche i conferimenti hanno fatto registrare un deciso balzo in avanti, raggiungendo i 1.579.000 quintali, in aumento del 16,5%, segno di una ripresa produttiva accompagnata da un riconoscimento economico stabile nei confronti dei produttori.
Il volume d’affari complessivo della cooperativa è cresciuto significativamente, passando dai 274 milioni di euro dello scorso anno ai 298 milioni nel 2024. Un trend positivo che, secondo il presidente Mirco Zanotti, testimonia il superamento delle difficoltà registrate nel 2023, anno segnato da eventi climatici eccezionali che avevano penalizzato fortemente la produzione.
Ampliando lo sguardo al gruppo Apofruit, che comprende anche le società controllate – tra cui Canova, le filiali di Canova in Spagna e Francia, Vivi Toscano, Mediterraneo Group e Piraccini Secondo – il fatturato aggregato ha raggiunto i 378,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 351 milioni dell’anno precedente.
Un ruolo centrale nel bilancio è rivestito dalla liquidazione invernale, da sempre uno dei momenti chiave per l’organizzazione di produttori. Il direttore generale Ernesto Fornari ha evidenziato come questa fase abbia coinvolto oltre 898.000 quintali di prodotto conferito, generando un valore economico pari a 73,6 milioni di euro, anch’esso in crescita dell’11,5%. Secondo Fornari, i risultati hanno superato le aspettative, anche grazie alla visione strategica adottata dalla cooperativa negli ultimi anni.
Un focus particolare è stato dedicato alla campagna del kiwi, che si è conclusa a metà giugno. Nonostante una stagione lunga e una maggiore produzione registrata anche in altri areali, l’andamento è stato definito positivo sotto il profilo economico. Per quanto riguarda il kiwi giallo G3 Zespri, i volumi sono leggermente calati rispetto al 2023 – passando da 187.000 a oltre 173.000 quintali – a causa di condizioni meteorologiche sfavorevoli in primavera. Tuttavia, la qualità del prodotto si è mantenuta elevata, con l’84% dei frutti classificati come prima categoria.
Le liquidazioni ai produttori hanno confermato valori soddisfacenti nelle diverse regioni italiane. In Emilia-Romagna si è raggiunta una media di 2,27 euro al chilogrammo, seguita dall’areale di Latina con 2,20 euro, il Veneto con 2,25, la Basilicata con 2,10 e la Calabria con 2,12 euro/kg. Per il comparto biologico, i prezzi sono risultati ancora più alti: 2,36 euro/kg in Calabria, 2,30 a Latina e 2,28 a Scanzano, in Basilicata. Il kiwi giallo Soreli, prodotto in prevalenza in Calabria e sempre in regime biologico, ha registrato una liquidazione pari a 1,55 euro/kg.
L’andamento del 2024 rafforza dunque la posizione di Apofruit Italia come realtà cooperativa solida e dinamica, capace di garantire valore ai soci anche in contesti produttivi in espansione e in uno scenario agricolo ancora complesso.
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