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Sanità
04 Luglio 2025 - 18:35
Tasse su tabacco, alcol e bevande zuccherate per salvare 50 milioni di vite nei prossimi 50 anni e raccogliere 1.000 miliardi di dollari entro il 2035: è questo l’ambizioso obiettivo del nuovo piano lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’OMS ha annunciato il 2 luglio l’avvio di “3 by 35”, una campagna globale che invita i governi di tutto il mondo ad aumentare del 50% i prezzi reali di tabacco, alcol e bevande zuccherate entro il 2035. Come? Introducendo o potenziando le cosiddette “tasse per la salute”, strumenti fiscali già adottati in diversi paesi con risultati positivi sia sul fronte sanitario che economico.
Il motivo alla base dell’iniziativa è chiaro: i consumi di questi prodotti sono tra i principali fattori di rischio delle malattie non trasmissibili – come tumori, diabete e malattie cardiovascolari – che oggi causano oltre il 75% delle morti a livello globale.
Secondo un recente rapporto dell’OMS, un aumento del 50% del prezzo di questi prodotti potrebbe prevenire fino a 50 milioni di morti premature nei prossimi 50 anni. Inoltre, l'operazione genererebbe anche una vera e propria boccata d’ossigeno per le finanze pubbliche: 1.000 miliardi di dollari stimati in entrate in dieci anni, da reinvestire poi in sanità, istruzione e servizi sociali.
«Le tasse per la salute sono uno degli strumenti più efficaci che abbiamo» ha dichiarato Jeremy Farrar, Direttore Generale Aggiunto dell’OMS. «Riducendo il consumo di prodotti nocivi e generando nuove entrate, i governi possono rafforzare il proprio sistema sanitario e tutelare meglio i cittadini. È tempo di agire».
Gli obiettivi principali sono tre, come suggerisce il nome stesso del progetto:
Per raggiungere questi traguardi, l'OMS ha pensato ad un modello strutturato di intervento che unisce:
Esperienze internazionali mostrano che la strada è praticabile: in dieci anni, tra il 2012 e il 2022, quasi 140 paesi hanno aumentato le tasse sul tabacco, registrando un incremento medio dei prezzi reali superiore al 50%. Tuttavia, non mancano gli ostacoli. In molti paesi, le industrie legate al tabacco o alle bevande zuccherate continuano a godere di incentivi fiscali o accordi commerciali di lungo termine che limitano la possibilità di aumentare le imposte. Per questo, l’OMS esorta i governi a rivedere tali politiche e a mettere la salute pubblica al centro delle scelte fiscali.
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