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Economia
14 Luglio 2025 - 11:00
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Le criptovalute tornano protagoniste con un balzo inatteso: il Bitcoin supera i 122.000 dollari, spinto dall’annuncio del presidente americano Donald Trump, che ha comunicato l’entrata in vigore, dal 1° agosto, di dazi del 30% contro l’Unione Europea. L’ex presidente ha motivato la decisione con l’esistenza di barriere tariffarie e non tariffarie che, secondo la Casa Bianca, danneggerebbero le esportazioni statunitensi.
L’annuncio ha generato tensioni sui mercati globali, ma il settore crypto ha reagito al contrario, beneficiando dell’incertezza. Il Bitcoin, considerato barometro del comparto, ha segnato un +3,63% in 24 ore, raggiungendo il picco settimanale. In scia, Ethereum ha guadagnato il 2,39%, tornando sopra i 3.030 dollari. Anche Xrp ha mostrato segni di vitalità, salendo del 4,15%, mentre Solana (+2,83%), Dogecoin (+3,26%), Cardano (+1,88%) e Bnb (+1,13%) hanno contribuito al clima euforico tra gli investitori digitali.
Nel frattempo, la mossa protezionista di Trump ha sorpreso Bruxelles, dove si sperava in un approccio più moderato dopo recenti segnali di apertura. Oltre all’Ue, anche il Messico è finito nel mirino, con un dazio analogo del 30%, motivato dalle presunte carenze nel contrasto ai cartelli della droga.
La stretta commerciale arriva in un contesto in cui i dazi doganali americani hanno superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari in un anno fiscale, generando un surplus federale di 27 miliardi solo a giugno. Un traguardo che Trump ha presentato come la dimostrazione dell’efficacia delle sue politiche economiche.
In Italia, Palazzo Chigi ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime sostegno alla Commissione Europea e invita a evitare derive conflittuali: “Non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico, tanto più nello scenario attuale”.
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