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Economia
15 Agosto 2025 - 18:20
Modello 730
Con la stagione della dichiarazione dei redditi 2025 in pieno svolgimento, milioni di contribuenti attendono di sapere quando e come arriveranno i rimborsi IRPEF legati al Modello 730/2025 per l’anno fiscale 2024. Le regole, i tempi e le procedure cambiano in base alla situazione lavorativa, alla presenza o meno di un sostituto d’imposta e all’entità del credito maturato.
Il rimborso IRPEF è la restituzione delle imposte pagate in eccesso, generata da detrazioni e deduzioni – come spese mediche, mutui o familiari a carico – che superano l’imposta dovuta. Questo credito viene restituito con modalità diverse: per i lavoratori dipendenti arriva direttamente in busta paga, per i pensionati compare nel cedolino dell’assegno previdenziale, mentre per chi non ha un sostituto d’imposta viene erogato dall’Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario o, in assenza di coordinate, con assegno postale.
Per ottenere il rimborso è necessario aver presentato il modello 730 entro il 30 settembre, avere un credito IRPEF maturato e, nel caso in cui non ci sia un sostituto d’imposta, aver comunicato il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate. I ritardi si verificano soprattutto quando l’importo supera i 4.000 euro o quando emergono incongruenze tra i dati dichiarati e quelli presenti nelle certificazioni o nelle dichiarazioni precedenti.
Le tempistiche di accredito variano notevolmente. Per i lavoratori dipendenti, chi invia la dichiarazione entro la fine di maggio riceve il rimborso a luglio, mentre chi la presenta entro il 20 giugno lo riceve ad agosto. Se l’invio avviene tra il 21 giugno e il 15 luglio, l’accredito avviene a settembre; per dichiarazioni presentate dal 16 luglio alla fine di agosto il pagamento arriva a ottobre, mentre per quelle inviate a settembre il rimborso slitta a novembre o oltre.
Per i pensionati, invece, l’INPS accredita la somma nella seconda mensilità successiva alla presentazione: questo significa che chi invia il 730 entro maggio riceve il rimborso ad agosto, chi lo presenta tra giugno e luglio lo riceve tra settembre e ottobre, mentre le presentazioni più tardive comportano accrediti da novembre in poi.
Nel caso dei contribuenti senza sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate impiega in media fino a sei mesi dalla presentazione per effettuare il versamento. Gli importi fino a mille euro vengono solitamente pagati entro dicembre dello stesso anno, mentre per somme comprese tra mille e quattromila euro l’erogazione avviene entro marzo dell’anno successivo. Per importi superiori o in presenza di verifiche, i tempi possono allungarsi ulteriormente.
In caso di ritardi o problemi, è possibile controllare lo stato del rimborso tramite il Cassetto Fiscale online o, per i pensionati, attraverso i servizi telematici dell’INPS. Se il problema riguarda il sostituto d’imposta, è opportuno verificare che il modello 730 sia stato trasmesso correttamente e che il 730-4 sia stato ricevuto. Chi non ha un sostituto, invece, deve rivolgersi direttamente all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate. È bene ricordare che il diritto al rimborso decade dopo dieci anni dalla presentazione della dichiarazione.
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