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ECONOMIA & LAVORO
16 Agosto 2025 - 11:30
Nuovi concorsi, scorrimenti di graduatorie e posti fissi in 33 amministrazioni pubbliche: il governo ha ufficializzato l’autorizzazione all’assunzione di 9.300 persone, da distribuire tra ministeri, enti e agenzie dello Stato. Il decreto — firmato dai ministri Paolo Zangrillo e Giancarlo Giorgetti — muove circa 300 milioni di euro ed è in attesa del via libera finale della Corte dei Conti, dopo il quale potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Ogni amministrazione avrà un contingente definito di posti, con indicazione dei profili richiesti e dei relativi costi a carico dello Stato. Il provvedimento specifica che le facoltà assunzionali maturate negli anni precedenti si considerano consumate con la pubblicazione del bando, consentendo così di accelerare le procedure. I nuovi concorsi o gli scorrimenti potranno partire solo dopo l'assunzione di tutti i vincitori ancora presenti nelle graduatorie vigenti, salvo motivate esigenze organizzative. Le autorizzazioni legate al 2025 saranno valide per tre anni e non potranno essere prorogate. Le assunzioni dovranno comunque rispettare il tetto del 75% della spesa del personale cessato, con obbligo per ogni amministrazione di comunicare entro il 31 dicembre 2025 i dati sulle assunzioni effettuate per consentire i controlli previsti.
Le figure interessate vanno dai dirigenti alle alte professionalità, dai funzionari tecnici e amministrativi agli assistenti e operatori, toccando anche ambiti specifici come i magistrati amministrativi e i medici dell’Inps. Tra le amministrazioni con il maggior numero di posti autorizzati figurano il ministero della Difesa (2.424), l’Inps (1.305), l’Agenzia delle Entrate (1.272) e l’Agenzia delle Dogane (410). Il ministero dell’Interno potrà assumere 550 unità nel 2025 e bandire ulteriori 1.072 posti nel 2026–2027. Il ministero della Giustizia conta su 408 inserimenti, cui si aggiungono 41 assunzioni per l’amministrazione penitenziaria e 100 per la giustizia minorile. Il ministero della Cultura potrà contare su 550 nuovi ingressi, mentre l’Ispettorato nazionale del lavoro ne prevede 210.
Zangrillo parla di un’iniziativa pensata per aumentare la capacità di risposta della macchina pubblica alle esigenze di cittadini e imprese, rendendo possibile un rafforzamento dell’amministrazione grazie alle risorse liberate dalle manovre di bilancio. Il ministro fa sapere infine che, archiviato il decreto assunzioni, si aprirà il capitolo dei rinnovi contrattuali del personale relativi al triennio 2025-2027.
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