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Futuro delle PA
19 Maggio 2025 - 23:12
Un voto di fiducia, 99 sì, 70 no, 2 astenuti: così il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto legge sul reclutamento e la funzionalità della Pubblica amministrazione, già approvato dalla Camera. Ora è ufficiale: il provvedimento diventa legge (n. 69/2025) e, dietro la veste tecnica, nasconde un ridisegno profondo dell’architettura della Pa. Si va dallo sblocca-stipendi per gli enti locali alle assunzioni mirate di diplomati ITS, passando per la creazione di figure come il social media manager pubblico e nuovi investimenti su cybersicurezza e benessere lavorativo.
La riforma tocca nodi strutturali del sistema: stabilizzazioni, concorsi, graduatorie, mobilità, digitalizzazione. I Comuni, per esempio, avranno due mesi in più – fino al 30 giugno – per approvare i piani finanziari e le tariffe Tari. Un segnale di attenzione a una macchina amministrativa spesso in affanno. Ma la vera rivoluzione è nelle figure professionali e nelle modalità di assunzione.
Il decreto prevede infatti l’introduzione obbligatoria del portale InPa per tutti i concorsi pubblici e stabilisce che le amministrazioni dovranno assorbire almeno il 15% del personale in comando da oltre 12 mesi. Dopo il 31 dicembre 2025, chi non sarà assunto uscirà automaticamente, senza possibilità di proroga per 18 mesi. Un giro di vite contro il precariato, almeno nelle intenzioni.
Chi entra nella nuova Pa
A rafforzare gli organici ci penseranno anche le assunzioni di diplomati provenienti dagli ITS Academy, che potranno entrare come funzionari a tempo determinato in Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali. Un modo per portare competenze tecniche qualificate nel pubblico, cercando al tempo stesso di intercettare le nuove generazioni.
La vera novità comunicativa, però, è l’istituzione dei profili di social media e digital manager nella Pa. Figure che dovranno aiutare le amministrazioni a costruire un linguaggio più diretto, accessibile, coinvolgente. A raccontarsi, a relazionarsi con cittadini e imprese in modo più moderno. Una rivoluzione tanto culturale quanto professionale.
Sul piano economico arriva l’aumento del salario accessorio per gli enti locali, storicamente penalizzati rispetto alle amministrazioni centrali. Un tassello importante per ridurre le disuguaglianze interne e attrarre nuove risorse.
Sul fronte sicurezza, l’Agenzia per la cybersicurezza potrà assumere nuovo personale: 1 milione stanziato per il 2025, 4 nel 2026 e 5 dal 2027. Segno che il tema è diventato prioritario anche nel pubblico.
Infine, una piccola ma significativa misura sociale: un fondo da 23 milioni di euro per il recupero dalle tossicodipendenze, finanziato con le risorse dell’8 per mille statale. Un modo per riaffermare il ruolo della Pa anche nella prevenzione e nella prossimità.
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