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Pronto il Piano Sociale per il Clima: 9,3 miliardi per famiglie e imprese

Il ministero dell’ambiente chiude l’ultima revisione: misure su edilizia, mobilità e bollette

Pronto il Piano Sociale per il Clima: 9,3 miliardi per famiglie e imprese

Il Piano Sociale per il Clima è pronto a partire. Dopo una consultazione pubblica e tre revisioni, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato che il documento è stato ultimato e sarà ora trasmesso alla Commissione europea. Vale 9,3 miliardi di euro e sarà operativo dal 2026 al 2032, con l’obiettivo di accompagnare famiglie e imprese nella transizione ecologica, riducendo l’impatto del nuovo sistema di quote di emissioni per edifici e trasporti.

«La transizione ecologica non può lasciare indietro nessuno», ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto, sottolineando come il Piano sia frutto di «un confronto rigoroso e trasparente con amministrazioni, territori e parti sociali». Un tassello, ha aggiunto, «fondamentale per una crescita economica che tenga insieme tutela ambientale e coesione sociale».

Il documento si articola in quattro linee principali di intervento:

  • Riqualificazione energetica degli edifici: 3,2 miliardi di euro per migliorare le prestazioni degli immobili pubblici e di quelli appartenenti a microimprese vulnerabili oggi in classe F e G. L’obiettivo è un risparmio annuo stimato di 250 milioni di euro, con benefici diretti per circa 210mila famiglie e 80mila microimprese.

  • Bonus sociale Gas Plus: 1,375 miliardi per potenziare il contributo diretto in bolletta destinato alle famiglie più fragili.

  • Mobilità pubblica: 3,105 miliardi per sviluppare e rafforzare i servizi di trasporto, compresa la creazione di hub nelle aree svantaggiate.

  • “Il Mio Conto Mobilità”: 1,74 miliardi per portafogli digitali che consentano alle persone a basso reddito di accedere a mezzi pubblici e servizi di trasporto sostenibile.

Il Piano risponde anche agli obiettivi fissati dalla nuova Direttiva europea sulle case green, che impone interventi sugli edifici meno efficienti, oggi in classe F e G. Sono previsti incentivi e bonus dedicati per favorire gli adeguamenti richiesti.

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