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Stellantis, Mirafiori ancora in frenata: ecco quanto si ferma la 500 elettrica

La domanda cala e si punta sull’arrivo della nuova 500 ibrida da novembre

Stellantis, Mirafiori ancora in frenata: ecco quanto si ferma la 500 elettrica

L’ondata di rallentamenti produttivi che Stellantis ha programmato per ottobre in diversi stabilimenti europei tocca da vicino anche Torino. Secondo Milano Finanza, dopo gli annunci per Pomigliano d’Arco, la casa automobilistica ha confermato che anche a Mirafiori scatteranno sospensioni temporanee della produzione. Si dice da fonti interne che arriveranno per la 500 elettrica – modello in produzione nello stabilimento torinese dal 2020 – tre giornate di stop nel mese di ottobre. Il primo è già fissato per venerdì 3 ottobre, cui seguiranno almeno altre due sospensioni. La decisione, spiegano dall’azienda, risponde alla necessità di adeguare i volumi produttivi a una domanda in calo e di gestire le scorte in vista della fine dell’anno. Per i lavoratori saranno utilizzati i permessi collettivi retribuiti (Par).

Lo stop di Mirafiori si inserisce in un quadro noto da settimane: Stellantis ha già annunciato chiusure parziali o complete anche in Francia (Mulhouse e Poissy), Germania (Eisenach), Spagna (Saragozza e Madrid) e Polonia (Tychy). L’obiettivo è contenere gli stock in un mercato europeo rallentato, mentre il gruppo punta a rilanciare la produzione a partire dal 2026. Gli stop precedono l’avvio, previsto a novembre, della nuova Fiat 500 in versione ibrida. Stellantis ha annunciato l’obiettivo di assemblarne 5 mila unità entro il 2025, per poi rilanciare in modo strutturale lo stabilimento torinese: dal 2026 la produzione dovrebbe attestarsi attorno alle 100 mila vetture l’anno. Lunedì 20 ottobre, proprio a Torino, il ceo Antonio Filosa incontrerà per la prima volta i sindacati italiani per discutere il futuro del gruppo nel Paese e, in particolare, lo scenario che attende lo stabilimento di Mirafiori.

La riorganizzazione produttiva non ha frenato l’andamento del titolo in Borsa: giovedì 2 ottobre Stellantis è balzata in vetta al Ftse Mib con un rialzo superiore all'8%, sostenuta dai dati di immatricolazione migliori delle attese e dalle indiscrezioni di Bloomberg su una possibile cessione della divisione di car sharing Free2move. In più settembre si è chiuso con un risultato di rilievo per Stellantis, che in Italia ha registrato una crescita nelle immatricolazioni di autovetture tre volte superiore rispetto al mercato nazionale, merito ovviamente dei suoi veicoli di punta, ossia la Fiat Panda e il Jeep Avenger, che ormai domina il mercato dei Suv in tutto il paese. Intanto dalla Cina arrivano notizie positive sul partner Leapmotor, entrato nella galassia Stellantis come “quindicesimo brand”: a settembre le vendite hanno toccato il record di 66.657 unità, +17% rispetto ad agosto e quasi raddoppiate su base annua. Nel terzo trimestre, Leapmotor ha effettuato consegne record pari a 173.852 veicoli (mercato interno e esportazioni), con un incremento del 102% su base annua. Il risultato di settembre porta le consegne di Leapmotor 2025 da inizio anno a 395.516 veicoli (mercato interno e esportazioni), con un aumento del 129% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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