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Economia

Rottamazione quinquies, nuove regole per le cartelle: rate fino a otto anni e controlli più severi

Addio alle maxi-rate iniziali, rientrano i decaduti ma stretta sui “furbetti” del fisco

Rottamazione quinquies, nuove regole per le cartelle: rate fino a otto anni e controlli più severi

Foto di repertorio

Nella manovra 2026 prende forma la quinta definizione agevolata delle cartelle. La rottamazione quinquies punta a un equilibrio tra rigore e flessibilità in un quadro di finanza pubblica severo. L’ipotesi prevalente riduce la dilazione a 96 rate in otto anni, con dodici pagamenti l’anno e importi minimi che, secondo le bozze, non scenderebbero sotto i 50 euro. Rispetto al progetto iniziale da 120 rate in dieci anni, il perimetro si restringe per ragioni di copertura.

Le rate saranno tutte uguali: spariscono le maxi-rate iniziali che, nelle precedenti edizioni, concentravano il 20% del dovuto in due scadenze. Resta da sciogliere il nodo dell’anticipo: si discute di un acconto del 5% oltre i 50 mila euro di debito, ma l’orientamento più recente va verso l’adesione senza fee, con piano comunicato entro dieci giorni dalla domanda.

Capitolo decadenza: il ministero dell’Economia propende per l’allineamento alle rateazioni ordinarie (decadenza dopo due rate non pagate, anche non consecutive), in luogo delle otto oggi previste. Un’eventuale conferma segnerebbe una svolta più rigorosa; altre proposte mantengono invece un margine più ampio.

Sull’accesso, la linea è escludere chi ha una rottamazione in corso e i “rottamatori seriali”; potrebbero rientrare i decaduti dalle edizioni precedenti, con piano fino a otto anni (contro i cinque attuali). Alcuni passaggi di bozza, però, risultano contraddittori e richiedono chiarimenti per non precludere il rientro dei decaduti.

Perimetro dei carichi: la copertura riguarderebbe gli affidamenti fino al 31 dicembre 2023, con la spinta di parte della maggioranza ad estendere al 31 dicembre 2024. Restano escluse le sanzioni penali, i danni erariali e gli aiuti di Stato da restituire.

Il bilancio delle quattro rottamazioni dal 2016: 38 miliardi incassati su 112 potenziali e quasi 8 milioni di contribuenti coinvolti, ma con abbandoni al 49% (fino al 70% nella ter). Un segnale che la sola durata non basta: serviranno regole chiare e piani sostenibili perché la quinquies sia efficace.

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