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Economia & auto
04 Novembre 2025 - 12:45
									La Francia diventa la seconda priorità per Stellantis, dopo gli Stati Uniti, passando anche di fronte all'Italia. È quanto ha confermato l’amministratore delegato Antonio Filosa nel corso di un incontro con i sindacati francesi al Green Campus di Poissy, durante il quale ha annunciato nuovi investimenti per 2 miliardi di euro nel 2025. Un messaggio diretto, arrivato dopo settimane di tensione con le organizzazioni sindacali francesi, che accusavano il gruppo di spostare il baricentro industriale verso Detroit e Torino. Filosa ha ribadito che la Francia resta “centrale per il successo del gruppo e della regione Europa allargata”, ricordando che il Paese rappresenta la prima fonte di profitto europea e la seconda a livello globale, davanti all’Italia.
Sul territorio francese Stellantis impiega 39mila persone distribuite in 12 stabilimenti, pari al 15% della forza lavoro mondiale. La Francia concentra inoltre il 22% della ricerca e sviluppo globale del gruppo e il 30% degli ingegneri e quadri tecnici, mentre con 1.289 brevetti depositati nel 2025 Stellantis si conferma il primo innovatore industriale del Paese, secondo i dati dell’Inpi.
L’impegno economico annunciato riguarda oltre 2 miliardi di euro, destinati a capex industriali e R&D, in linea con gli investimenti previsti in Italia ma con un peso strategico più rilevante per la casa madre. Negli ultimi anni Stellantis ha già investito circa 3 miliardi nella elettrificazione degli impianti francesi. Il piano occupazionale prevede inoltre 1.400 nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2026, di cui 700 colletti bianchi (350 nella R&D) e 700 operai specializzati, dopo le 1.200 assunzioni del 2025, raddoppiate rispetto all’anno precedente. Con questo annuncio, il gruppo risponde alle accuse dei sindacati francesi di favorire gli altri due pilastri della propria strategia industriale: gli Stati Uniti, dove sono stati promessi 13 miliardi di investimenti, e l’Italia, dove Filosa lo scorso 20 ottobre ha presentato a Mirafiori il “Piano Italia” da 2 miliardi per il 2025, 6 miliardi di acquisti da fornitori nazionali e 400 assunzioni per la nuova 500 ibrida in arrivo nel 2026.
L’obiettivo è ristabilire equilibrio tra i tre mercati chiave del gruppo, mostrando che la Francia non è un territorio in disimpegno, ma un pilastro industriale e tecnologico del conglomerato europeo-americano. Filosa ha poi affrontato il tema della transizione elettrica, sottolineando la necessità di “un approccio realistico e neutrale dal punto di vista tecnologico”.
 “Il ritmo di adozione dei veicoli elettrici non corrisponde alle esigenze dei clienti né alla realtà economica del settore”, ha dichiarato, in linea con le posizioni espresse dall’Acea. Per l’ad, il futuro del mercato europeo è caratterizzato da auto elettriche più accessibili e compatte e da politiche di incentivo per il rinnovo del parco circolante, temi già al centro degli incontri con i sindacati italiani e delle recenti dichiarazioni televisive del manager.
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