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La Casa Bianca

Trump accusa il Sudafrica di "genocidio dei bianchi": scontro alla Casa Bianca con Ramaphosa

Durante un incontro ufficiale, il presidente statunitense ha rilanciato teorie contro il governo sudafricano. Ramaphosa: "La criminalità esiste, ma le vittime sono soprattutto nere"

Trump accusa il Sudafrica di "genocidio dei bianchi": scontro alla Casa Bianca con Ramaphosa

Mercoledì scorso, un incontro ufficiale alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa si è trasformato in un duro scontro diplomatico, trasmesso in diretta televisiva. Trump ha accusato il governo sudafricano di essere responsabile di un presunto “genocidio dei bianchi”. Il colloquio è degenerato quando Trump ha chiesto ai suoi collaboratori di abbassare le luci dello Studio Ovale per mostrare alcuni video agli ospiti. In uno si sentiva Julius Malema, leader dell’opposizione radicale sudafricana, cantare “sparate ai boeri”, riferimento polemico agli afrikaner, i discendenti dei coloni europei in Sudafrica. In un altro, venivano mostrate croci bianche lungo una strada sudafricana: secondo Trump, segni delle sepolture di agricoltori bianchi uccisi dal governo. In realtà, si trattava di una protesta simbolica del 2020, nata in seguito all’omicidio di una coppia di agricoltori.

Trump ha inoltre consegnato a Ramaphosa una pila di documenti stampati, che avrebbero elencato omicidi di afrikaner. Il presidente sudafricano ha replicato con fermezza, ricordando che quei video e quelle frasi non riflettono la posizione del suo governo né del suo partito, l’African National Congress. Per rafforzare il proprio punto, Ramaphosa ha indicato i due golfisti sudafricani bianchi che lo accompagnavano – Ernie Els e Retief Goosen – e Johann Rupert, l’uomo più ricco del paese: “Se ci fosse davvero un genocidio, questi tre signori non sarebbero qui”. Trump ha poi insistito sul tema della “confisca delle terre”, riferendosi alla legge sudafricana che permette l’espropriazione in alcuni casi senza compenso, nell’ambito di una riforma agraria volta a correggere le diseguaglianze storiche. Ramaphosa ha chiarito che “in Sudafrica esiste la criminalità, ma la maggior parte delle vittime sono nere”.

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