Cerca

Automotoretrò se ne va a Parma: «Un altro evento perso per Torino»

automotoretrò gn

Automotoretrò se ne va a Parma. Un déjà vu amaro accompagna il trasferimento della manifestazione automobilistica lontano da Torino. La 40esima edizione dell’evento che riunisce ogni anno collezionisti, professionisti, espositori e appassionati di vetture d’epoca volta le spalle alla città della Mole e trasloca alle Fiere di Parma, dal 3 al 5 marzo 2023, in concomitanza con Mercanteinfiera«Abbiamo provato in tutti i modi a far rimanere la manifestazione a Torino, dove è nata nel 1982, ma non ci sono più le condizioni - spiega tramite una nota l’organizzatore Beppe Gianoglio -. Siamo quindi lieti di annunciare il trasferimento nell’innovativo polo fieristico parmense che, insieme alle istituzioni del territorio ci aiuterà a far crescere ancora di più Automotoretrò». E il pensiero va direttamente a quelle «istituzioni» che anche il nostro territorio ha. Ma che pare non siano state sufficienti per mediare con il Lingotto e i suoi prezzi esorbitanti di affitto dei locali. «La scelta è ricaduta su Parma - prosegue Gianoglio - anche per il suo valore strategico come snodo tra Centro Italia e Nord-Est: l’obiettivo è di entrare nei cuori di tutti gli appassionati che ancora non ci conoscono». Eppure solo una settimana fa Gianoglio, intervistato dal nostro gionale, sosteneva con forza di non voler lasciare il Piemonte. Addirittura di non volersi allontanare dalla cintura torinese. Le cose poi sono andate diversamente.

La fiera costituisce per migliaia di persone un appuntamento fisso dedicato ai gioielli del passato di ogni tipologia, ai grandi nomi dell’automobilismo e del motociclismo, offrendo uno spazio comune per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia e trovare ricambi rari. «E così Torino, con Lo Russo sindaco, perde Automotoretrò, uno dei suoi eventi fieristici più importanti, se non il più importante, dopo il Salone del Libro. L’evento attirava espositori, collezionisti e appassionati da tutta Italia e da diverse parti del mondo» prende la palla al balzo il capogruppo dei Cinque Stelle in Comune Andrea Russi«L’amministrazione Lo Russo cosa ha fatto per trattenerlo? assolutamente nulla di efficace - va avanti -. Non che avessi grandi aspettative sull’assessore Mimmo Carretta, ma non avevano ingaggiato un professionista per attirare grandi eventi? Un vero disastro per la città». Non tarda ad arrivare la replica dell’assessore Carretta: «Sono dispiaciuto, lavoreremo per far tornare Automotoretrò a Torino, dove è nato, ma dobbiamo accelerare l’attivazione del tavolo tra Comune, Camera di Commercio e Regione». La preoccupazione è che si possa trattare solo del primo tassello di un esodo di dimensioni ben più grandi. «Ci auguriamo che gli organizzatori non si precludano la possibilità di tornare nuovamente nella nostra città per la prossima edizione. Le istituzioni, da parte loro, devono fare in modo che le condizioni per cui questo avvenga siano garantite» commenta l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca. «I torinesi dovrebbero chiedere i danni alle ultime amministrazioni per le tantissime iniziative che hanno abbandonato la città» tuona il leade di Sì Tav Sì Lavoro, Mino Giachino.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.