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"Profondo Rosso" compie 50 anni: mezzo secolo di terrore nei luoghi emblematici di Torino

Si celebra l'anniversario con un omaggio al maestro dell'horror nelle sale del Cinema Nazionale

"Profondo Rosso" compie 50 anni: mezzo secolo di terrore nei luoghi emblematici di Torino
Dario Argento è un nome che evoca visioni estreme e immagini che si fissano indelebilmente nella mente dello spettatore. Il suo cinema è caratterizzato da incubi orchestrati con precisione chirurgica, in cui la suspense si intensifica fino a diventare insostenibile. È nella rappresentazione della violenza che il suo cinema trova la massima espressione. Il regista non si limita a raffigurare la morte, ma mette in scena l'atto stesso dell'uccisione, trasformando l'orrore in una danza ipnotica di sangue e ombre.

Cinquant'anni fa, esattamente il 7 marzo 1975, il suo film "Profondo Rosso" veniva proiettato per la prima volta nelle sale italiane, affermandosi come un cardine del cinema horror e un modello per intere generazioni di registi e appassionati.

Locandina originale del 1975 venduta su Ebay

La sua estetica, la tensione sapientemente costruita, la colonna sonora suggestiva dei Goblin, e l'intreccio che gioca con memoria e percezione hanno reso il film un'esperienza unica e inimitabile. Questo thriller dalle tinte gotiche e oniriche non solo sancì definitivamente la fama del regista romano, ma ridefinì il genere del giallo italiano, intrecciandolo con elementi da incubo che avrebbero condizionato l'horror globale.

Al centro della narrazione vi è Marc Daly (David Hemmings), un pianista inglese che assiste all'omicidio della sensitiva Helga Ulmann (Macha Méril). Inizia così un'indagine che lo porterà alla scoperta di oscuri segreti e a sfiorare la pazzia. Il film si dipana tra omicidi stilizzati, enigmi visivi e suggestioni gotiche, mescolando richiami al cinema di Mario Bava e alla pittura di Edward Hopper e Francis Bacon. Uno degli elementi più distintivi del film è la sua estetica: il rosso acceso del sangue, il contrasto tra ombra e luce, le inquadrature deformanti.

Ambientato formalmente a Roma e dintorni, "Profondo Rosso" è stato in gran parte girato a Torino, città che ha fornito scenari suggestivi e misteriosi, contribuendo all'atmosfera inquietante del film.

Ecco alcuni dei luoghi torinesi più emblematici presenti nella pellicola:

  • Teatro Carignano: La scena del congresso di parapsicologia all'inizio del film è stata girata in questo storico teatro situato in Piazza Carignano 6.

  • Piazza C.L.N.: Qui si trovano la Fontana del Po e l'edificio dove vivono Marc e la sensitiva Helga. La piazza, con la sua atmosfera austera, è teatro di momenti cruciali del film.

  • Villa Scott: Conosciuta nel film come la "Villa del bambino urlante", questa residenza in stile Liberty situata in Corso Giovanni Lanza 57 è il luogo dove Marc scopre il cadavere mummificato e il disegno nascosto sotto l'intonaco. All'epoca delle riprese, la villa era un collegio femminile gestito dalle Suore della Redenzione.

Per celebrare questo importante anniversario, il Cinema Nazionale di Torino ha organizzato una rassegna speciale intitolata "Torino ama Dario Argento: quattro domeniche di terrore al Cinema Nazionale". L'evento prevede la proiezione di alcuni dei film più iconici del regista, offrendo agli spettatori l'opportunità di rivivere le emozioni che solo il maestro dell'horror sa suscitare.

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