Cerca

L'allarme

Il prefetto: «Stiamo cercando di trovare i posti per i profughi che stanno arrivando»

Raffaele Ruberto: «In questa fase il nostro è un impegno che definirlo notevole è un eufemismo»

Il prefetto

Raffaele Ruberto

Sugli sbarchi e sulla possibilità di ospitare profughi e richiedenti asilo, il prefetto di Torino Raffaele Ruberto non nasconde una certa preoccupazione, ma tiene il punto, così come auspicato dal ministero dell’Interno. «Il riparto è nazionale - spiega Ruberto -, certo per noi è un impegno che dire notevole è un eufemismo.

La preoccupazione relativamente a quello che può essere un aumento degli sbarchi c’è, ma il ministero ci ha sensibilizzati da subito e abbiamo iniziato a lavorare per cercare di reperire questi posti, cosa non facile perché il nostro territorio lo sforzo lo ha già fatto in modo consistere, però finora ci siamo riusciti e confido nel fatto che continueremo a lavorarci proficuamente»

.

Il prefetto entra poi, in maniera più specifica, sul tema immigrazione: «Le persone che arrivano - aggiunge - vedo che restano abbastanza sul territorio, non c’è molto turn over, anche i siriani che sono solitamente di passaggio. Questo mi fa pensare che il sistema di accoglienza che siamo riusciti a realizzare a Torino e in Piemonte è apprezzato dai richiedenti asilo». Circa i numeri che interessano la regione dopo l’aumento degli sbarchi degli ultimi giorni, Ruberto spiega che «alcune persone sono già arrivate nel fine settimana, altre ne arrivano nel pomeriggio e altre domani (oggi ndr.). Complessivamente sono circa 300 unità in Piemonte e Torino ne assorbe una parte molto significativa, tra il 40 e 45%». Sulla destinazione il prefetto chiarisce: «Tendenzialmente i richiedenti asilo saranno sistemati in piccole strutture, in piccoli centri di accoglienza. Non a Settimo Torinese dove il centro è al completo». Perlopiù i 175 “torinesi” saranno ospiti di famiglie, parrocchie, associazioni che anche in questa fase assumono il ruolo di protagonisti dell’accoglienza di fugge dalla fame e dalle guerre. Alcune associazioni, ad esempio, è già da alcuni giorni che hanno avviato corsi di formazione per volontari disponibili ad assistere i profughi e a elaborare una o più mappe di luoghi adatti ad accoglierli.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.