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IL SOPRALLUOGO
31 Marzo 2023 - 10:15
L’idea di realizzare una rete lungo i 978 metri sopra le arcate dei Murazzi appare sempre più inverosimile, sia per i costi sia per l’impatto estetico. E’ quanto emerso ieri durante il sopralluogo congiunto con gli assessori comunali Paolo Chiavarino e Gianna Pentenero, insieme al comandante della polizia locale, Roberto Mangiardi, la Soprintendenza e l’assessorato ai Lavori Pubblici. Durante la visita sono emerse alcune soluzioni alternative, come l’inibizione dell’area di Lungo Po Cadorna, in corrispondenza delle balconate, a bici e monopattini, con possibili cartelli di divieto e multe ai trasgressori, oltre a una maggiore sorveglianza dell’area da parte delle forze dell’ordine. Tra le altre ipotesi emerse anche: telecamere di sicurezza e un’illuminazione dell’area potenziata. L’installazione della rete, che dovrebbe essere orizzontale ed estesa almeno sei metri, considerando la parabola della bici lanciata che ha causato il ferimento del giovane studente palermitano, creerebbe inoltre problemi di ancoraggio e andrebbe contro i vincoli imposti dalla Soprintendenza. Ci sarebbero poi problemi in caso di piene del Po.
Il prefetto aveva caldeggiato l’ipotesi della rete a fronte dell’arrivo dell’estate e l’intensificarsi della movida. «C’è il rischio emulazione del gesto» aveva spiegato il prefetto Raffale Ruberto. «Si è discusso di obbligare l’utente a ricollocare negli stalli i monopattini e le biciclette in tutto il centro città. In questo modo - ha aggiunto il prefetto - verrebbero soddisfatte due esigenze, una di cautela e una di ordine».
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