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Il caso
09 Aprile 2023 - 18:30
La stazione abbandonata del planetario di Pino
Prima la frana, che ha costretto Pino Torinese a rinunciare all’impianto di risalita per accedere al Planetario. Poi gli atti vandalici che hanno distrutto quello che rimaneva della struttura: un danno pesante per il Comune, che adesso spera di ottenere almeno un risarcimento dalla compagnia di assicurazioni.
In questo momento il “paese delle stelle” e l’Allianz stanno trattando per definire la cifra del risarcimento e magari dare un nuovo futuro alla stazione, chiusa dal 2009. Ma soprattutto saccheggiata tra il 2019 e il 2020, quando il municipio l’ha recintata per impedire gli accessi: nel frattempo i vandali hanno distrutto serramenti e i servizi igienici, hanno rubato la caldaia e sradicato i termosifoni.
La struttura, 100 metri quadrati, ospitava la partenza della cabina dell’ascensore obliquo pensato per portare i visitatori al Planetario. Un servizio mai decollato a causa di quella maledetta frana, anche se da anni il Comune sogna di riutilizzare almeno l’edificio: finora è stato sede di eventi e concerti e sono stati stanziati 100mila euro per ristrutturarlo ma il bando per affidarlo non si è mai concretizzato. Adesso si spera nell’accordo con l’assicurazione, che aveva già versato un risarcimento di soli mille euro: l’ente locale ne vorrebbe altri 70mila, che potrebbero essere poi reinvestiti nella ex stazione. Ora dipende dai periti di parte: Pino ha incaricato l’ingegnere Mauro Boldini dello Studio Massafra srl di Torino, che si confronterà con l’esperto di Allianz per convincere la compagnia a pagare.
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