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LA POLEMICA

Niente schiaffi sul sedere: annullato il torneo di sculacciate

Dopo la figuraccia il Comune si difende: "Avevano sottoscritto regole chiare"

Niente schiaffi sul sedere: annullato il torneo di sculacciate

Dopo le tante polemiche a proposito del torneo di “Slap” (disciplina che vedrebbe uomini prendersi a sberle in faccia e donne schiaffeggiarsi le natiche) l’organizzazione dell’evento Mo Fighting ha deciso di tagliar via dal programma l’esibizione femminile- di cui sulle locandine comparivano star di Onlyfans e loghi della Città di Torino.
Sul ring dove per4ore si sfideranno a colpi di kickboxing atleti mondiali-tra cui il torinese Michele Mastromatteo- doveva infatti vedersi l’esibizione etichettata da molti “maschilista, volgare e di basso profilo”: ed ecco il promotore Mihai Oana far un passo indietro. “Mi scuso se è passato un messaggio sbagliato. Il Torneo Slap doveva esser un evento puramente sportivo dove si sottolinea il valore dell’atleta. Siamo contro la discriminazione ed ogni forma di violenza.” Andrea Russi, capogruppo M5S, aveva espresso indignazione in merito al patrocinio del Comune: infatti, per esser concesso, l’evento dovrebbe rispettare alcune caratteristiche tra cui il non offender la dignità delle persone ne perpetuare pregiudizi culturali o stereotipi. Anche Pino Iannó, di Torino Libero Pensiero, ha manifestato il suo amareggiato parere: “Mercificazione femminile, è lo sport che ci meritiamo?” Intanto da Palazzo Civico fanno sapere che l'associazione ha sottoscritto - e disatteso - la clausola che riguarda il linguaggi presente chiaramente nella richiesta di patrocinio.

MA DI COSA SI TRATTA?

La “Slap” è una novità solamente per l’Italia: in Usa, Polonia, Russia e Romania infatti è in auge già da tempo. Funziona cosi: due donne si intingono nel gesso le mani e dopo, a turno, schiaffeggiano il sedere dell’altra per una decina di volte. Perde la prima che chiede all’altra di smettere- ed in caso non vi sia una resa, è il pubblico pagante a decidere la vincitrice. Niente guantoni o paradenti: le “fighters” indossano tanga e tacchi altissimi. Per gli uomini che si sfidano, invece, le sberle sono in faccia.
E nelle locandine pubblicitarie dell'evento questi non mostrano le natiche - a differenza della categoria femminile.
Oana aveva precedentemente dichiarato che voleva trasformare queste esibizioni in una vera categoria sportiva, inserendola negli sport da combattimento: immancabili le critiche e polemiche tra social network, giornali, istituzioni ed anche gli stessi sportivi che praticano discipline da ring.
L’attivista Sarah Malnerich, meglio conosciuta come metà del duo “Mammadimerda” ha dichiarato sarcasticamente: "In un Paese in cui muore una donna ogni tre giorni, perché non renderci ancora più oggetti mettendo le concorrenti davanti ai fornelli, con un grembiule in vita e un bambino in braccio?"
I biglietti per assistere a Mo Fighting al Palaruffini costano diverse decine di euro.
E mentre a Torino lo “Slap Tournament” è stato -almeno parzialmente- annullato, Oana si prepara a portarlo in tour in città come Milano e Roma. Sempre che le due metropoli non muovano un passo indietro a loro volta.

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