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Musica & Arte

Un album... senza musica: la protesta dei cantanti inglesi

Jamiroquai, Annie Lennox, Hans Zimmer e molti altri. Mille artisti in rivolta

Un album... senza musica: la protesta dei cantanti inglesi

L'album silenzioso si intitola: "Is This What We Want?"

Il silenzio diventa la voce della protesta.
«Is This What We Want?», un album che ha già fatto parlare di sé per la sua natura insolita e il suo potente messaggio. Pubblicato martedì, questo disco è il frutto della collaborazione di oltre mille musicisti britannici, tra cui nomi illustri come Damon Albarn dei Blur, Kate Bush e Annie Lennox.

Dodici tracce, nessuna nota musicale, nessuna parola cantata. Solo il suono di passi, respiri e altri rumori di sottofondo. Questo è il "silent album" che ha riunito artisti del calibro di Tori Amos, Jamiroquai, The Clash e Hans Zimmer sotto il collettivo "1000 UK Artists". Un progetto che, a prima vista, potrebbe sembrare un paradosso per chi vive di musica, ma che in realtà nasconde un messaggio chiaro e diretto: la musica umana non deve essere saccheggiata per alimentare le creazioni delle aziende di intelligenza artificiale.


L'album non è solo un esperimento sonoro, ma anche un manifesto politico. I titoli delle tracce, letti in sequenza, formano la frase "Il governo britannico non deve legalizzare il furto della musica a beneficio delle aziende di intelligenza artificiale". Un messaggio che non lascia spazio a interpretazioni e che sottolinea la preoccupazione crescente tra i musicisti per l'uso dell'IA nella creazione musicale. La paura è che le opere degli artisti possano essere utilizzate senza consenso per generare musica artificiale, privando così i creatori del loro giusto riconoscimento e compenso.


La scelta di non includere musica è simbolica: rappresenta ciò che potrebbe accadere se la musica umana venisse sostituita da quella generata dall'IA. Un futuro in cui le note e le parole degli artisti potrebbero essere ridotte al silenzio. "Is This What We Want?" diventa così un grido di allarme, un invito a riflettere su quale direzione vogliamo che prenda il mondo della musica.

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