Cerca

Volano stracci

A Carnevale ogni polemica vale: Mori spara a zero su Massari e tira in ballo anche uno chef "piemontese"

Il maestro pasticcere nell'occhio del ciclone per i suoi dolci a 100 euro al chilo

A Carnevale ogni polemica vale: Mori spara a zero su Massari e tira in ballo anche uno chef "piemontese"

Il Carnevale 2025, che si celebrerà dal 3 al 5 marzo, ha riacceso il dibattito sui prezzi dei dolci artigianali. Iginio Massari, già noto per le sue creazioni di alta gamma, ha fatto lievitare il prezzo delle sue chiacchiere dai precedenti 80 euro al chilo agli attuali 100. Lavinia Martini su CiboToday ha difeso questa scelta, sottolineando la complessità del processo produttivo e la necessità di cambiare frequentemente l'olio per garantire un prodotto leggero e fragrante.

Tuttavia, Guido Mori non è d’accordo. In un'intervista rilasciata a Mow Mag, il chimico e chef ha dichiarato senza mezzi termini che Massari opera su scala semi-industriale e che, pur utilizzando materie prime di qualità, il suo prezzo è più una strategia di posizionamento che una reale necessità economica. Secondo Mori, chi desidera chiacchiere davvero artigianali dovrebbe rivolgersi alle pasticcerie locali, dove il lavoro manuale e la qualità degli ingredienti contano più del marchio sulla confezione.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Guido Mori (@moriguido)

Ma le critiche di Mori non si fermano qui. Ha espresso scetticismo anche sul gusto e sulla consistenza dei dolci di Massari, definendoli "piatti" e poco memorabili. Inoltre, ha ridimensionato il presunto costo elevato della frittura, spiegando che l'olio viene filtrato e riutilizzato attraverso macchinari specializzati, abbattendo così sprechi e costi. Mori ha aggiunto che il fenomeno delle chiacchiere ultra-costose rientra nella stessa logica dei panettoni firmati da Cannavacciuolo, dove il prezzo elevato è più legato al branding che a una reale differenza qualitativa.

Ma dove sta la verità?

Considerando che le chiacchiere sono composte principalmente da farina, uova, zucchero e burro, con l'olio utilizzato per la frittura, l'aumento del 48% del prezzo del burro potrebbe incidere sui costi di produzione. Tuttavia, dato che la farina è rimasta stabile e l'olio può essere filtrato e riutilizzato, l'incremento complessivo dei costi delle materie prime potrebbe non giustificare del tutto un aumento del prezzo al pubblico del 25%, passando da 80 a 100 euro al chilo.

Inoltre, un'indagine di Altroconsumo rileva che a Milano le chiacchiere artigianali sono vendute tra 20 e 60 euro al chilo, mentre nei supermercati il prezzo medio è di 6,36 euro al chilo. Questo pone le chiacchiere di Massari in una fascia di prezzo significativamente più alta rispetto alla media del mercato.

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.