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Automotive
03 Marzo 2025 - 17:10
L'Unione Europea ha deciso di intraprendere una nuova direzione nel complesso panorama delle emissioni automobilistiche. Al termine del secondo tavolo del dialogo strategico sul futuro dell'industria automotive europea, è stata annunciata una significativa apertura: i target europei per la CO2 rimangono invariati, ma le case automobilistiche avranno tre anni in più per raggiungerli. Questa decisione, comunicata dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, rappresenta un compromesso tra rigore ambientale e pragmatismo economico.
UN RESPIRO DI SOLLIEVO PER L'INDUSTRIA
La decisione di Bruxelles arriva in un momento cruciale per l'industria automobilistica europea, che rischiava di dover affrontare multe salatissime, stimate fino a 15 miliardi di euro, se non avesse rispettato i limiti di emissioni entro il 2025. Le nuove norme prevedono un rinvio degli obiettivi di tre anni, dando così un respiro di sollievo alle case automobilistiche. "Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo", ha commentato la Lega, mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato come questa mossa abbia "salvato l'industria auto europea".
INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ
Durante l'incontro, von der Leyen ha evidenziato l'importanza dell'innovazione, annunciando la creazione di un'alleanza industriale che permetterà alle aziende di condividere risorse e sviluppare tecnologie avanzate come software condiviso, chip e guida autonoma. Questo approccio mira a rafforzare la competitività dell'industria europea, che deve affrontare la concorrenza internazionale e la necessità di catene di approvvigionamento più robuste, soprattutto nel settore delle batterie.
VERSO UNA MOBILITÀ PULITA
La transizione verso una mobilità più pulita è stata un altro tema centrale del tavolo di discussione. Von der Leyen ha riconosciuto la necessità di maggiore flessibilità sugli obiettivi di CO2, sottolineando che "il principio chiave qui è l'equilibrio". Questo equilibrio è fondamentale per affrontare le sfide ambientali senza compromettere la sostenibilità economica delle aziende. La proposta di un emendamento sugli standard di CO2, che prevede tre anni per centrare gli obiettivi, sarà sottoposta al Parlamento Europeo e al Consiglio, con buone probabilità di approvazione.
GLI INDUSTRIALI TORINESI
“Le dichiarazioni delle ultime ore con cui la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito ‘la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale’ nella revisione del termine al 2035 per la produzione dei motori termici, rispecchiano la posizione che noi abbiamo sempre portato avanti raccogliendo la richiesta di migliaia di aziende italiane del comparto automobilistico - dice Marco Gay, presidente Unione Industriali di Torino -. Confidiamo che insieme alla proroga concessa ai costruttori al 2027 per pagare le multe sulle emissioni, questi elementi siano presenti con chiarezza nella versione definitiva del ‘Industrial Action Plan for an Automotive Sector’, perché un'industria come la nostra può e vuole continuare ad essere protagonista”.
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