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Colletta per l’ambulatorio mobile: «Ce l'hanno rubato e l'abbiamo trovato vandalizzato. Aiutateci»

L'appello dell'associazione Civess: «Il danno è da 14mila euro, una cifra enorme per un ente come noi»

Appello di Civess (Pianezza) per l'ambulatorio mobile

Appello di Civess (Pianezza) per l'ambulatorio mobile

Offrire assistenza medica di base alle persone senza fissa dimora: questo era il sogno che l’associazione Civess aveva realizzato grazie al suo ambulatorio mobile. Un servizio, purtroppo, durato solo sei mesi. Il 7 giugno 2024, infatti, tutti i mezzi presenti nel parcheggio della sede di Pianezza sono stati rubati e successivamente ritrovati vandalizzati. Un mezzo dedicato al trasporto delle persone con disabilità motoria e tre mezzi ad uso dell’attività di protezione civile. Tra questi l’ambulatorio mobile, che oggi non è più in grado di circolare e con la compagnia assicuratrice che si rifiuta di risarcire il danno stimato in 14mila euro. Fino a quel momento, l’ambulatorio mobile offriva assistenza ai senza fissa dimora della città di Torino, sia stazionanti nel centro, sia nelle aree disagiate delle periferie. A bordo, un team composto da un medico, un’infermiera, un’operatrice sociosanitaria e un autista, offriva cure, uno spazio per l’ascolto, un orientamento verso i servizi territoriali sanitari e un accompagnamento verso strutture pubbliche per esami e visite specialistiche.

Oggi, il servizio è sospeso e parzialmente sostituito dallo "zaino sanitario", che però non può garantire lo stesso livello di aiuto. Il mezzo era stato acquistato grazie a una generosa donazione di 15mila euro da parte della famiglia Invernizzi della ditta Inalpi. Per questo, Civess ha lanciato un appello per raccogliere i fondi e ripristinare il servizio tramite il presidente Marcello Nucera: «Per noi è una cifra enorme da sostenere da soli. Per questo motivo chiediamo l’aiuto di tutti e fin da ora ringraziamo di cuore quanti vorranno donare, anche una piccola donazione è per noi importantissima per rimettere in strada l’Ambulatorio Mobile e poter riprendere il nostro servizio».

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