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Il Borghese
04 Marzo 2025 - 05:50
Il Carnevale impazza (anche in consiglio comunale) ma a Torino si festeggia ancora Capodanno, o la vittoria della nazionale agli Europei del 2021, o magari i Mondiali del 2006 o del 1982. Perché tutte le notti, ma anche di giorni a essere onesti, detonano fuochi d’artificio, petardi e chi più ne ha più ne metta.
L’interrogazione del consigliere Firrao, che magari passa un po’ in secondo piano fra un assalto al sindaco sul tema Askatasuna e un Silvio Viale che entra in Sala Rossa vestito da clown - almeno stavolta ha i pantaloni -, sarebbe potuta essere la cosa più seria della giornata. Perché il problema è sentito - scusate, mi è scappata - in ogni grande città d’Italia e ci rimanda a due grandi misteri.
Il primo. Perché questi fuochi d’artificio? Una delle ipotesi - che non è solo una suggestione dalla serie su Gomorra - è che siano dei segnali per l’arrivo di partite di droga. E allora viene anche comodo non intervenire in massa a ogni detonazione: così le forze dell’ordine possono individuare i luoghi e poi risalire l’intera filiera... Fa (o lascia fare) troppo romanzo noir?
E allora, parliamo di semplici disturbatori, teppisti o baby gang che dir si voglia? Ci sono filmati, soprattutto a Barriera Milano, dove oltre ai fuochi d’artificio spuntano le pistole. Ma vediamo gli autori perché i video se li fanno da sé, in pratica...
Ed eccoci al secondo mistero. Con tutte le telecamere - fra semafori, velox, sistemi di sicurezza e monitoraggio - che abbiamo a Torino e in altri città, con le quali qui si è anche potuto individuare lo sgozzatore dei Murazzi, possibile - considerate questo dato: 2 milioni di multe in un anno per infrazioni assortite, tre sole per i botti - che non si riesca mai a beccare nessuno in flagrante? Forse i fuochi d’artificio non superano i limiti di velocità e non passano con il rosso.
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