Cerca

AMBIENTE & RIFIUTI

La rivoluzione piemontese per i rifiuti stradali: 6,3 milioni per gestire "gli scarti"

Presentato il nuovo impianto di Druento: 30mila tonnellate di rifiuti trattati all'anno

Druento: il Futuro del Recupero Rifiuti Stradali in Piemonte

Rifiuti stradali

A Druento, sta prendendo forma un progetto che promette di rivoluzionare la gestione dei rifiuti da spazzamento stradale. Presentato il 27 febbraio 2025 a Torino, nella sede di "Confservizi Piemonte", il nuovo impianto rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile.

Alla presenza dei vertici di Cidiu e del Cados, il consorzio che gestisce i rifiuti urbani di 54 comuni nella zona ovest di Torino, è stato svelato un progetto che non solo punta a migliorare l'efficienza del recupero dei rifiuti, ma anche a rafforzare la filiera piemontese del riciclo. 


Con un costo di 6,3 milioni di euro, l'impianto di Druento è finanziato attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
«Sarà in grado di trattare 30mila tonnellate di rifiuti all’anno», ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente, Matteo Marnati, durante la presentazione. Questo progetto non è solo un traguardo per la regione, ma un esempio di come idee concrete possano attrarre finanziamenti e portare a risultati tangibili.
«Dobbiamo continuare a fare squadra e costruire una filiera piemontese forte», ha aggiunto Marnati, sottolineando l'importanza della collaborazione tra enti e istituzioni per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del piano rifiuti regionale.


Il 70% dei rifiuti raccolti durante la pulizia delle strade è composto da materiali come foglie, sabbia, ghiaia, residui di edilizia e ciottoli. Questi materiali, spesso considerati di scarto, rappresentano una risorsa preziosa se gestiti correttamente.

L'impianto di Druento si propone di trasformare questi rifiuti in materiali riutilizzabili, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale e a promuovere un'economia circolare.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.