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Economia & Finanza

Satispay: in Borsa entro 4 anni. E scommette sugli studenti

La strategia del founder e ceo Dalmasso fra la finanza e il nuovo campus a Torino

Satispay: in Borsa entro 4 anni. E sulle commissioni...

Alberto Dalmasso, founder e amministratore delegato di Satispay, ha delineato le ambiziose prospettive di crescita dell'azienda, ribadendo l'obiettivo di superare quest'anno i 100 milioni di euro di fatturato annuo e anticipando una possibile quotazione a Piazza Affari entro i prossimi quattro-cinque anni.

Durante un evento presso la sede di Borsa Italiana, riferisce Radiocor, Dalmasso ha illustrato i piani strategici dell'azienda, inclusi l'implementazione di un piano di stock option e l'assunzione di 400 nuovi dipendenti nel corso dell'anno. Un elemento centrale della strategia di Satispay è la nomina di Giorgio Berardi a Chief Financial Officer, un ruolo che Berardi assumerà dopo aver lavorato come direttore strategico accanto a Dalmasso.

L'approccio verso la quotazione in Borsa è ponderato, con un'attenzione particolare alla strutturazione e comunicazione interna. Dalmasso ha sottolineato che l'intenzione è di attrarre investitori orientati al lungo termine, che apprezzino la capacità dell'azienda di pianificare su un orizzonte esteso senza la pressione delle performance trimestrali. In questo contesto, Satispay mira a mantenere i suoi attuali tassi di crescita anche una volta quotata, situazione finora garantita dai costanti e premiali roundup di finanziamento. Ma la (non più) startup piemontese ora deve cominciare a macinare utili, come riportato anche in alcune analisi finanziarie interne.

Nel frattempo, l'introduzione di una nuova commissione dell'1% per le transazioni sotto i 10 euro ha suscitato reazioni tra gli esercenti, sebbene Dalmasso affermi che la risposta generale sia stata positiva. La contestazione è stata minima, con lamentele sotto l'1% e una frangia molto ridotta di commercianti, pari allo 0,1%, che ha minacciato di disattivare il servizio. Questo suggerisce che, nonostante il rumore mediatico, la fiducia nella piattaforma (che sta da tempo sperimentando l'apertura al trading) rimane solida tra gli utenti.

Quanto al business, Dalmasso punta a una diversificazione "in proprio". Con il fratello Francesco, fondatore della società di architettura DQuadro, ha investito in una palazzina da adibire a campus universitario a Torino: si tratta dell'edificio ex Rfi di via Sacchi 55. Avrà un centinaio di posti letto divisi in veri e propri miniappartamenti, con tanto di cucina, spazi comuni e ovviamente risorse tecnologiche. 

Dalmasso spiega che già da tempo lui e i suoi soci hanno diversificato gli investimenti, preferibilmente in campo tech, puntando su startup in ambito energetico o della formazione. Quello di Torino potrebbe essere il primo di una serie di Campus Satispay.

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