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La parola ai lettori

Le lettere al direttore del 12 marzo 2025

Una città per le bici ma anche per le auto, l'inceneritore e il solito Trump. Ecco cosa si dice oggi a Torino (Cronaca)

Il 5 per mille ai partiti, via Roma Pedonale: ecco cosa si dice a Torino (Cronaca)

Direttore, non sta esagerando? Gli automobilisti sono indisciplinati

Egregio direttore, sul fondo de “Il Borghese” del quotidiano di martedì 11 marzo 2025 Lei titola “La Città che odia le auto” e nell’articolo insiste che “Torino odia i suoi automobilisti... mettendo loro i bastoni fra le ruote, anzi toglie loro le strade”. Non le pare esagerato? La sua deduzione nasce dal fatto che la corsia riservata al tram “16” verrà allungata dal culmine del cavalcavia Sommeiller all’inizio dello stesso, cioè da via Nizza. Tale provvedimento causerebbe agli automobilisti una forzata strozzatura che andrebbe a intasare il traffico. Non sono un tecnico della viabilità ma conoscendo le tentazioni dello slalom facile, gli autisti saranno invece invitati ad incolonnarsi da subito in fila indiana senza farlo in cima alla salita, come accade ora, rischiando la collisione coi veicoli che seguono.
Penso che la linea 16 è una circolare di almeno 12 km con un percorso bello ma irto di incroci, intersezioni con altre linee, semafori e piazze trafficate (Sabotino, Adriano, Bernini, Repubblica, Vittorio Veneto) e rondò come Forca e Rivella e pertanto abbia diritto alla precedenza assoluta almeno in corso Sommeiller dopo avere affrontato la strettoia di via Valperga Caluso e il tratto non meno impegnativo fra via San Secondo e Corso Re Umberto.
Non voglio contraddirla ma quel corso Sommeiller, come altri punti della città, sono da anni lasciati troppo liberi e abusati dalle auto (io stesso ci ho lavorato per 5 anni) e mi creda altrochè impediti gli automobilisti hanno circolato e sgasato asfissiando residenti, impiegati e passanti senza che alcun amministratore mettesse freno.
Sarebbe ora che i Torinesi morigerassero le loro smodate abitudini evitando di utilizzare l’auto con la padronanza di chi, al volante, si atteggia privilegiato.
Duilio Saino

Caro Saino, la mia ironia nasce da qui: non è buffo che per aiutare le altre categorie degli utenti della strada, si finisca per ingolfare tutto, a detrimento anche di chi non va in auto? Vi invito a leggere anche la lettera qui sotto, sull'argomento.
A.Mon.

Viabilità
Sogno una città per auto e bici
Gentilissimo mo signor Andrea Monticone sono Giacometti Antonio ciclista metropoltano. Non mi trovo con le sue idee “Torino capitale dell’auto ma ferma” e le spiego perché. Benché ciclista, sono molto rispettoso verso gli automobilisti e sono pure passeggero di bus e tram: però vedo bus e tram che hanno 10 15 auto davanti e così restano fermi. Per il semplice motivo che pago il biglietto vorrei che il bus non dovessi aspettarlo dai 20 ai 25 minuti a causa delle auto. Allora ben vengano le corsie preferenziali, sono molto soddisfatto. Vorrei una Torino in cui siano contenti sia gli automobilisti che i ciclisti e i passeggeri dei bus. Un complimento per come dirige il giornale.
Antonio Giacometti

Ecco, appunto: una città dove possano coesistere automobili e biciclette. Ma ho sempre avuto il sospetto che troppi esperti chiamati a ridefinire la viabilità delle nostre città non girino per le strade...
A.Mon.

Ambiente
L’inceneritore e l’inquinamento
Ho letto con sommo stupore che la città di Torino ha vinto la gara per il nuovo termovalorizzatore (quarta linea che si aggiunge alle altre tre). Complimenti, così avremo un incremento di autocarri che sverseranno tutto il pattume della regione che poteva essere trattato in loco. Ma di fronte al lucro tutte le professioni di ambientalismo e di inquinamento atmosferico vanno a farsi f....e . Grazie Lo Russo e compagnia cantante, avete vinto un altro punto.
Bruno Rolle

Valutiamo: è maggiore l'impatto di un po' di traffico in più in una zona già "dedicata", come quella del Gerbido, o la realizzazione di una nuova struttura in un'area "intonsa"? Senza dimenticare che i termovalorizzatori esistono proprio per trattare i rifiuti ed eliminare le discariche. Chiedo anche agli altri lettori: voi cosa ne pensate?sull'argomento.
A.Mon.

USA
I consumatori contro Trump
Egregio direttore Monticone, Trump dovrebbe pensare, a cosa sta lasciando fuori da questo muro. Fuori ci sono migliaia di consumatori, che potrebbero sostituire l’iPhone, con Samsung. In meno di sei mesi, si potrebbe smettere di comperare veicoli Ford o Chevrolet, sostituendo con Toyota, Mazda, Hyundai, Subaru con tecnologie tecnicamente superiori. Questi consumatori potrebbero non più abbonarsi a Direct TV. Possiamo smettere di guardare film di Hollywood, ma guardare film prodotti in Europa di gran lunga migliori. Si potrebbe non andare più a Disneyland, con altre destinazioni eccellenti, in Europa, Canada, Messico con gli hamburger migliori di quelli dei McDonald’s. Vi sono piramidi negli USA? No, ma ci sono in Egitto, Messico, Perù con incredibili culture. Nessuna meraviglia di mondi antichi e moderni si trova negli USA. Possiamo immaginare se questi consumatori non acquisteranno più prodotti made in USA, ci sarà una grande disoccupazione e l’economia USA crollerà all’interno del muro costruito da Trump.
Osvaldo Bertino

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