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Mirafiori in crisi. «Il rilancio? Servono auto a basso costo. Torniamo a fare la Uno»

Conferenza stampa dei sindacati Fim Fiom e Uilm di Torino, davanti al cancello 2 di Stellantis, in corso Tazzoli

Luigi Paone (Uilm), Rocco Cutrì (Fim Cisl) e Edi Lazzi (Fiom Cgil) davanti ai cancelli di Stellantis

Luigi Paone (Uilm), Rocco Cutrì (Fim Cisl) e Edi Lazzi (Fiom Cgil) davanti ai cancelli di Stellantis

Auto a basso costo per rilanciare Mirafiori. Conferenza stampa questa mattina, lunedì 17 marzo, dei sindacati Fim Fiom e Uilm di Torino, davanti al cancello 2 di Stellantis, in corso Tazzoli. Obiettivo, fare il punto della situazione di Stellantis e dell'indotto torinese. «La 500 ibrida non basta. Servono più produzioni di auto per arrivare a 200mila unità l'anno - ha affermato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino - ma bisogna iniziare anche a produrre delle city-car, perché il prezzo delle vetture è lievitato troppo». Un'idea? «Torniamo a fare auto come la Uno, ad esempio, a Mirafiori. Elkann in Parlamento mercoledì? Basta che non dica che a Mirafiori va tutto bene, perché non è così». Il riferimento è all'audizione che John Elkann farà mercoledì 19 febbraio a Montecitorio, per fare il punto sul "Piano Italia". 

Mirafiori che perderà anche la Maserati. La produzione di Gran Turismo e Gran Cabrio, a quanto pare, si sposterà a Modena. Questo allo scopo di rendere la fabbrica di Modena un polo in cui vengono prodotte solo ed esclusivamente vetture di fascia alta. «Così diremo addio al tanto decantato "polo del lusso". Del resto, da inizio anno le Maserati prodotte sono appena una quarantina», ha concluso Lazzi. Ad aprile, Mirafiori sarà in cassa integrazione per tutto il mese. E per il 18esimo anno consecutivo, verranno utilizzati gli ammortizzatori sociali.

Per Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, «l'audizione di Elkann in Parlamento è un segnale positivo, rispetto al passato. Così come il restauro della palazzina di corso Agnelli. Tuttavia, serve un altro modello per Stellantis». «Vorremmo evitare il rischio che Stellantis su questo territorio sia un'azienda che fa mille servizi ma non ha la produzione. La 500 ibrida per ora garantisce la sopravvivenza minima, dobbiamo parlare di prospettive», afferma Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl Torino

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