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27 Giugno 2025 - 18:29
Torino si schiera apertamente per i diritti civili e lo fa con una presenza forte e simbolica: una delegazione ufficiale, guidata dall’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli, è in missione a Budapest, dove sabato 28 giugno si terrà il Budapest Pride, manifestazione dichiarata illegale dal governo ungherese e per la quale, secondo la nuova legislazione, i partecipanti rischiano fino a un anno di carcere.
Una realtà che ha già suscitato numerose critiche in Europa, e che ha spinto la Città di Torino, designata ospite dell’EuroPride 2027, a compiere un gesto chiaro di solidarietà. “È un fatto gravissimo e inaccettabile che uno stato membro dell’Unione Europea arrivi a violare diritti fondamentali come la libertà di espressione e di manifestazione. In queste situazioni, le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte: Torino c’è per ribadire che i diritti non sono mai scontati e vanno difesi ogni giorno” ha dichiarato Rosatelli
La missione torinese a Budapest non si limiterà alla partecipazione al corteo: è prevista una serie di incontri istituzionali e momenti di confronto culturale con rappresentanti della società civile e delle istituzioni europee.
Già nella giornata di venerdì, Rosatelli ha incontrato l’Ambasciatore italiano in Ungheria, Manuel Jacoangeli, mentre in serata ha preso parte a un ricevimento ufficiale nel giardino del Municipio di Budapest, insieme a europarlamentari, funzionari della Commissione UE e sindaci provenienti da tutta Europa.
Domani, nel cuore della capitale ungherese, è previsto un vertice con il sindaco Gergely Karácsony (promotore dell’invito rivolto a Torino) e con altri amministratori locali europei che prenderanno poi parte, assieme alla delegazione torinese, al corteo del Pride. A distanza, anche Torino mostrerà il suo sostegno con un gesto potente e simbolico: nella serata di sabato 28 giugno, a partire dalle 21:45 circa, la Mole Antonelliana sarà illuminata con i colori dell’arcobaleno, a sostegno della comunità LGBTQ+ e dei partecipanti al Pride di Budapest. "Questo è il senso profondo della nostra partecipazione" ha sottolineato Rosatelli "solidarietà concreta a chi oggi manifesta per diritti che molti danno per acquisiti, ma che restano fragili. Non è solo una questione ungherese, è una questione europea. Perché se i diritti vengono negati in un Paese membro, tutta l’Europa ne viene ferita”.
La nostra è una delle poche città italiane ad avere un assessorato specificamente dedicato ai Diritti. Una vocazione che si riflette non solo nella politica locale ma anche nelle relazioni internazionali. Con l’EuroPride 2027 all’orizzonte, Torino ribadisce il suo impegno dei diritti civili, in difesa di uno dei principi fondanti dell’Unione Europea: la libertà.
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