Cerca

Per il momento facciamo da soli

vaccini covid dp 2

Foto: Depositphotos

Nonostante lo strillare di no vax e degli ancor più temibili “free vax” («Io voglio essere libero di scegliere», frase che ha un senso solo se hai i titoli per contestare un laureato in medicina), appena il Covid ha cominciato ad avanzare a un livello appena appena più allarmante, ecco che in migliaia hanno ascoltato gli appelli del buon senso e si sono messi in fila per la nuova vaccinazione. Con qualche inconveniente, peraltro, ché nei mesi estivi la campagna aveva decisamente rallentato e dunque negli hub vaccinali non ci aspettava un arrivo massiccio di non prenotati (tanto che le scorte preparate per la giornata si sono esaurite subito). Terze dosi, quarte dosi: a parte gli “irriducibili” («i miei figli non sono cavie», però a dieci anni hanno lo smartphone di modo da essere raggiungibili da parenti ansiosi, maniaci informatici e call center commerciali, in ordine crescente di pericolosità), la fiducia nel vaccino c’è, a quanto pare. Anche perché la punturina rimane l’unica opzione praticabile volontariamente, nel momento in cui il nuovo governo deve ancora insediarsi e quello uscente non ha ancora adottato una strategia: come dicono dal Gimbe, la circolare sulle misure di prevenzione «è stata ingiustificatamente bloccata, dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica». Mascherine sì o no? Obbligo vaccinale per lavoratori sì o no? L’odiato green pass tornerà a no? Il governo in pectore aveva strillato fin troppo su quale strategia avesse in mente - ma governare non è come fare campagna elettorale -, dunque magari si preferisce evitare la sceneggiata di un passo avanti e due indietro. Ma finiremo, ancora, per inseguire la malattia. Sarà per questo che, almeno su ciò che è possibile fare, chi può si porta avanti?

andrea.monticone@cronacaqui.it
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.