Trentaquattro famiglie al freddo da una settimana «per un errore». Già, succede anche questo nell’inverno che ricorderemo soprattutto per gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina. Dal caro bollette alle rivolte in piazza degli inquilini per i costi esorbitanti di luce e gas. E poi ecco la storia che arriva da queste palazzine di via Camillo Riccio 23, 25 e 27, nel quartiere Mirafiori. Senza gas e dunque con i termosifoni spenti dallo scorso lunedì. «Perché l’Italgas ci ha staccato il gas per errore, peccato che noi le bollette le abbiamo pagate» raccontava ieri mattina il signor Luigi, a nome di tutte le famiglie degli stabili. A monte un debito da circa 18mila euro del precedente amministratore che gli inquilini, con la nuova gestione, avevano quasi finito di saldare. «Io avevo un contratto con Miogas per un piano di rientro fino a febbraio 2023 - racconta Lidia Abbate, attuale amministratore del condominio -. Mancavano appena due rate. Poi, però, con il passaggio in automatico al nuovo gestore le bollette da aprile, invece di arrivare nel mio studio, sono state recapitate nel condominio senza che nessuno potesse ritirarle». Così lunedì 21 i tecnici Italgas, su indicazione dell’attuale società che fornisce il servizio al condomino, hanno fatto il taglio colonna e chiuso la fornitura per morosità. «Ma io avevo già saldato al 22 di novembre un debito, la cui bolletta scadeva 8 giorni dopo» rivela Abbate. Comunicazione che forse non è mai arrivata ad Italgas che, chiamata in causa, ha voluto fornire anche la sua di versione. «La morosità in realtà c’era ed era di tipo complesso (“default”), tanto che è intervenuto il fornitore di ultima istanza (Heracomm) intimando il distacco - replicano -. Noi, dunque, siamo intervenuti su indicazione del fornitore commerciale: l’intervento non era differibile, anche per questioni di sicurezza. Di conseguenza - ora sanata la morosità con Heracomm - per il riallaccio sarà necessaria una procedura più complessa che prevede anche la richiesta di un preventivo da parte dei condomini». Italgas - continuano ancora gli uffici «non interviene mai di propria iniziativa, ma sempre su indicazione e richiesta di una società di vendita». Risposte che non tranquillizzano le famiglie di via Riccio. «Farò domanda a Italgas per il preventivo di allaccio alla colonna - conclude l’amministratore -, che non voglio sia addebitato al condominio». Una cosa, però, è certa: a pagare per tutti sono queste 34 famiglie di Mirafiori. Anziani di oltre 90 anni e bambini. Ma anche malati o persone non autosufficienti, persone che avevano saldato il loro debito e che - nonostante questo - rimarranno al freddo. L’intervento di ripristino prevede la sostituzione di un tubo. I tempo potrebbero non essere così veloci. «Ci hanno parlato di 40 giorni - attacca l’amministratore -, ma qui nessuno dovrà passare il Natale al gelo».
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