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Non si scherza con il fuoco

Non si scherza con il fuoco

Foto Depositphotos

Sarà che ieri si celebrava l’orrore del cinema Statuto, o forse saranno le testimonianze raccolte tra chi quella domenica maledetta era lì, in via Cibrario a cercare di domare quell’incendio terribile tra fiamme e veleni scaturiti dai materiali andati a fuoco, mentre la gente moriva asfissiata, ma oltre alle parole di circostanza delle istituzioni non sono riuscito a cogliere risposte ai ripetuti allarmi lanciati dai vigili del fuoco. Che sono sempre meno numerosi, che hanno dovuto tagliare le squadre e che lamentano una scarsa informazione verso i cittadini. Così mentre scriviamo tutti che da quella tragedia in cui persero la vita 64 persone tra cui due bimbi abbiamo imparato la lezione sulla necessità di regole sulla prevenzione nei locali pubblici, nella realtà colgo un silenzio preoccupante sul tema della sicurezza. O forse non usano più le interpellanze ai consigli del Comune o della Regione e neppure le richieste di chiarimenti da parte delle associazioni che raccolgono i tesseramenti di imprenditori, commercianti e amministrazioni di condomini. Un silenzio ancora più pesante di fronte alla mancanza di oltre cento vigili del fuoco e alle difficoltà più volte espresse dai volontari che, specie nella provincia, svolgono servizi vitali. Anzi cadono nel nulla persino le raccomandazioni (a margine del convegno di ieri mattina “la sicurezza non è un film”) sulla necessità di istruire i cittadini sull’uso degli estintori come primo rimedio in caso di incendi. Oltre a tanti consigli sulla scelta di divani, arredi, lampade e quanto altro possa rivelarsi pericoloso. L’unica buona notizia, tra tanta abulia, viene dal fronte della scuola ove centinaia di ragazzi sono stati istruiti sull’utilizzo delle vie di fuga in caso di allarme. beppe.fossati@cronacaqui.it
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