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Accendi il pc! (così ti spio)

Accendi il pc! (così ti spio)

bug computer (Depositphotos)

Il rischio c’è. Quando entrando in casa esclamiamo compiaciuti “Alexa accendi la luce” non immaginiamo neppure di entrare in un mondo che ci è sconosciuto. Che ci potrebbe ascoltare, studiare nelle nostre abitudini. O peggio. Esattamente come accade quando cerchiamo qualcosa da acquistare sul web e pochi minuti dopo sul video del pc compaiono magicamente le offerte più vantaggiose sullo stesso oggetto. Combinazioni? Macché, è il Grande Fratello che ci osserva e non lo fa certo per compiacerci. È l’altra faccia della tecnologia che, se da una parte ci coccola, dall’altra può esporci a rischi che neppure immaginiamo. Lo sanno bene le nostre imprese, specie quelle piccine che come ci racconta Confartigianato del Piemonte sono sempre più esposte ai cosiddetti reati informatici. Che siano virus, false mail, oppure spyware, in parole povere le spie che cercano i conti correnti e soprattutto le password, l’obiettivo è sempre lo stesso: spannare la vittima, carpirgli i segreti professionali, derubarlo della propria identità. Perché è questo che abbiamo riposto nella memoria dei computer e dei telefonini che teniamo in tasca. Una vita parallela che dobbiamo imparare a difendere. Noi, le nostre aziende e il nostro Paese che proprio ieri, in risposta alla visita della presidente Giorgia Meloni in Ucraina ha subito un durissimo attacco poi rivendicato dagli hacker russi. I siti finiti nel mirino dei terroristi cibernetici sono nientemeno che quelli dei carabinieri, del Ministero degli Esteri, della Difesa e società come la Bper e la multiutility A2a. Quali possano essere le conseguenze nessuno è in grado di dirlo, ma è chiaro che la guerra si combatte anche su un fronte virtuale. Fino all’uscio di casa nostra. E purtroppo anche oltre. beppe.fossati@cronacaqui.it
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