Cerca

il borghese

Cari bambini, imparate (anche) ad annoiarvi

Il commento di Stefano Tamagnone

Cari bambini, imparate (anche) ad annoiarvi

1. Dormite un po’ più del solito. 2. Giocate con la vostra fantasia. 3. Fate una capriola al giorno e correte nei prati o sulla sabbia. 5. Leggete il libro che vi ho dato. 6. Annoiatevi di tanto in tanto. 7. Assaggiate tutti i gusti del gelato. 8. Ricordate tutte le cose belle: scrivetele e disegnatele sul vostro diario delle vacanze. 9. Tornate a settembre con la voglia di ricominciare la scuola. Appena ho letto i compiti delle vacanze che un mio amico maestro ha dato ai suoi bambini di prima elementare, ho pensato, nell’ordine: 1. La scuola italiana, così bistrattata, è fatta innanzitutto di persone. E i piccoli alunni che hanno incontrato il mio amico sono fortunati. Innanzitutto perché -e non è così scontato - c’è qualcuno che li considera per quel che sono, ossia bambini e non piccoli adulti. 2. Lo Stato, i Comuni, ma anche le scuole private, pagano gli insegnanti con stipendi vergognosi. Ricordatelo quando sentite qualche politico che dice “puntiamo sui giovani”, “valorizziamo le nuove generazioni”. Sono tutte fregnacce. 3. Mi piacerebbe che leggessero questo elenco quei genitori che usano come babysitter la televisione e i telefonini. Ritagliarsi ogni giorno un momento, seppur piccolo, per i fanciulli, accompagnandoli a correre su un prato o insegnando loro che ci si può anche annoiare, è importante. 4. Ci sarà chi dirà che sono compiti troppo facili. Che i bambini, fin da piccoli, vanno formati in maniera che, quando saranno grandi, siano pronti per una società che richiede a tutti efficienza, sacrificio, performance. Ma provate voi a scrivere un diario, a giocare con la fantasia. Può essere più difficile che tradurre tutto Isocrate dal greco o risolvere l’equazione di Shrödinger. 5. Questi compiti dovremmo farli anche noi adulti. Unica eccezione ammissibile: le capriole.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.