Cerca

IL BORGHESE

Ma chi paga è un fesso?

Leggi il commento di Beppe Fossati

Ma chi paga è un fesso?

Ma chi paga è un fesso?

C’erano una volta i bigliettai e se ne stavano seduti su uno scranno protetto da solidi tubi d’acciaio. Con quello orizzontale che serviva a misurare l’altezza dei bimbi. Bastavano pochi centimetri e papà pagava il biglietto. A loro non sfuggiva nessuno e le monete si trasformavano in un minuscolo rettangolino colorato: il lasciapassare per usare il tram. Cinquanta lire se ti muovevi per Torino, 100 per la tratta suburbana.

Tempi passati in cui il termine “portoghese” non serviva ad inquadrare i furbetti che sfasciano i bilanci, semplicemente perchè viaggiare a sbafo non era possibile. A ripensarci mi coglie lo sconforto. Possibile che non si sia imparato nulla non solo dal passato, ma neanche dal resto d’Europa ove pagare è un obbligo, senza dover aumentare costantemente il prezzo del biglietto (ora a 2 euro!) caricando i mancati incassi sulla gobba delle persone oneste?

A Parigi se non hai l’abbonamento l’autista ti chiede le monete e poi apre il borsellino di cuoio e ti dà il resto. Semplice, no. E così succede anche a Londra, e senza voler andare tanto lontano in molti paesi della nostra Italia. Ma a Torino, no. Da noi c’è il bip, il nome di una tesserina elettronica che richiama il suono che si dovrebbe sentire ogni volta che qualcuno sale in carrozza, ma invece su certe tratte e soprattutto in certe zone, non si sente mai. E i controllori, spesso pestati da viaggiatori violenti che ovviamente se ne fregano del biglietto, quando va bene ne fermano uno su dieci di questi malfattori costringendolo a pagare o consegnandogli una contravvenzione. Che vale carta straccia.

E’ così che ogni anno aumenta il disavanzo che si spalma sul ticket. Una vergogna, a mio parere, specie di questi tempi in cui si dovrebbe chiedere all’ente pubblico uno sconto e non il solito affronto dell’aumento. Parliamo di fatturati milionari ove il ritocchino vale 6 milioni all’anno a cui vanno aggiunti pure i maggiori introiti per le strisce blu. Mi chiedo quanti vecchi bigliettai potremmo assumere con questi soldi...

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.