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IL BORGHESE

C’è lo smog!
Andate a piedi

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

C’è lo smog!Andate a piedi

C’è lo smog! Andate a piedi

Il 15 settembre, esattamente alle 8 del mattino scatta la vendetta contro Torino, maglia nera dello smog 2022 e altri 76 grandi Comuni del Piemonte, compresi Moncalieri, Collegno, Rivoli e Grugliasco: chi ha un’auto fino all’Euro 5, andrà a piedi. O al massimo in autobus dove il biglietto per una corsa è appena aumentato a 2 euro. Le grandi menti delle Istituzioni consigliano una soluzione green: la bicicletta. E a proposito - come dice l’assessore regionale Marnati - «sono allo studio “incentivi” perché comprendiamo il disagio dei cittadini...».


Se non si trattasse di una limitazione che taglia le gambe alla mobilità di centinaia di miglia di persone e di fatto rischia di decimare il lavoro di artigiani, commessi ed autisti, verrebbe da ridere. Una sorta di beffa agostana, tenuta ben nascosta da chi l’ha ordita per fare il botto dopo Ferragosto. Ma è realtà.

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Per la precisione un ordine impartito dall’Europa, recepito dall’Autorità di Bacino che raccoglie Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che si ribalta sulla nostra testa senza neppure darci il tempo di organizzarci. Dalle 8 del mattino del 15 settembre, esattamente tra 26 giorni e fino all’aprile 2024 secondo l’ufficio studi dell’Aci più di 300 mila veicoli - 127 mila fra Torino e provincia - saranno bloccate.

Un costoso cumulo di ferraglia che andrà ad aggiungersi ad altre 300 vetture delle categorie inferiori già condannate dal piano antismog. Per farla semplice circa 620 mila auto, camion, furgone e motociclette, vale a dire oltre il 40% del parco circolante. Come dire che sono solo le nostre ruote ad inquinare. E non le caldaie fuori norma, le stufe a bio massa, le ciminiere senza filtri, le strade sporche (che nessuno lava dalle scorie) e via discorrendo. A noi si chiedono sacrifici, come per il rincaro della benzina e dei generi alimentari. Ma forse non si comprende che con il blocco della circolazione si va oltre, sconvolgendo i ritmi della vita delle famiglie e dell’economia che restando ferma non produce benefici.

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