Cerca

IL BORGHESE

Serve un regista per il turismo

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Serve un regista per il turismo

Serve un regista per il turismo

Tra la grande arte che ha richiamato galleristi, artisti e critici da quasi tutto il mondo e il grande tennis delle Atp Finals impreziosite dal talento del nostro Sinner che ha scalato il podio mondiale di questo nobile sport, novembre per Torino è un mese straordinario. Per la somma di eventi diversi ma tutti fortemente attrattivi e per il business che ne discende. Ma le medaglie hanno purtroppo anche un rovescio e “l’altra faccia” della città turistica lascia l’amaro in bocca.

Forse perchè non è ancora chiaro e soprattutto condiviso il messaggio che si dovrebbe trasmettere a chi sceglie Torino, fa chilometri, investe nella prenotazione di una camera d’albergo e nell’occasione va a caccia di sapori che il nostro territorio certo non lesina. Non conosco i manuali su cui studiano i manager del settore, ma immagino che alla prima riga dei testi sia scritto che “il turista va coccolato”.

Per approfondire leggi anche:

Ma come si fa se alle 22 cala il coprifuoco, molti ristoranti spengono i fornelli e altri rifiutano addirittura le prenotazioni? Per non parlare poi di una Metro che chiude i cancelli alla stessa ora, i taxi (pochini) che ad una certa ora sono quasi introvabili e i mezzi pubblici che nella centralissima via Po dopo la mezzanotte passano ad un’ora di distanza l’uno dall’altro? Il combinato disposto tra turismo e servizi merita un cinque in pagella e questo va a scapito del turismo di ritorno ma soprattutto di quello d’impresa. E dire che le prenotazioni alberghiere sono al 95 per cento in tutto novembre, segnando un record significativo.

E allora perché non offrire ai nostri ospiti, italiani e stranieri, una città aperta con le vetrine illuminate, i ristoranti che tirano la mezzanotte e servizi pubblici efficienti? Manca una regia complessiva? Forse sì, ed è un vero peccato.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.