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IL BORGHESE
10 Dicembre 2023 - 06:30
Giorgia Meloni
Guardando la tivu, e soprattutto i telegiornali, mi sono chiesto: ma chi veste Giorgia Meloni? La domanda è mi pare lecita, quanto la curiosità poiché la Presidente del Consiglio, continuamente in movimento sia in Italia che all’estero, si mostra di fronte ai teleschermi con un’eleganza e uno charme che molte donne attive in politica e nelle imprese, le invidiano. L’abbiamo vista e ammirata in tailleur nero con camicetta bianca mentre incontrava il Presidente francese Macron, in “Channel” con passamaneria panna in un convegno a Palazzo Chigi. E ancora avvolta in un completo verde acqua con gonna lunga e svolazzante passeggiare in attesa di una riunione di coalizione, in bianco assoluto a Dubai circondata da Capi di Stato, in blazer rosa antico a Milano.
E giovedì scorso, ad Asti, con una dolcevita calda e avvolgente mentre “consegnava” più di 800 milioni di euro al governatore del Piemonte Alberto Cirio per far fronte a emergenze in sanità e infrastrutture sul territorio. Insomma, e ripetiamo la domanda, chi veste e ispira Giorgia Meloni? Facendo un puzzle delle immagini, la risposta può essere una sola: Giorgio Armani, il Re dell’alta moda ma soprattutto un artista capace di comprendere abitudini e stati d’animo di chi indossa i suoi abiti, lasciando Giorgia tuttavia libera di indossare anche un pantalone sportivissimo, una camicia da uomo oppure le sue amate sneakers. In ogni caso il look della Meloni rispecchia a pieno il lavoro dello stilista ed imprenditore milanese. Tanto che verrebbe da dire: da Giorgio a Giorgia, quasi fosse l’incipit di uno spot sull’ importanza della moda in politica.
A chi ha occhi attenti è stato subito chiaro che Giorgia Meloni ha indossato completi firmati Armani. soprattutto nelle occasioni in cui era d'obbligo il dress code. Durante il giuramento che ha dato il via alla 19esima legislatura, la premier era vestita con un solo colore: il blu scuro. Il blu è stato scelto dalla premier anche per la prima della Scala quando ha fatto il suo ingresso a Teatro con uno splendido abito blu in velluto rilucente, intrecciato al collo, con le spalle nude. Perfetta, ancora una volta. Ma parlare del modo di vestire di un politico di spicco, in questo caso il capo del Governo, serve a comprendere le differenze di stile tra prime donne. Come capita, ovviamente tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein specie dopo che la neo segretaria del Partito Democratico ha dichiarato di affidarsi ad un armocromista (Enrica Chicchio, nota stylist bolognese n.d.r) per scegliere lo stile che più le si addice.
Le parole della Schlein hanno diviso l'opinione pubblica, soprattutto perché secondo molte persone la segretaria del PD, che dovrebbe rappresentare la classe operaia, incarna più le fantasie di una novella radical chic piuttosto che i valori del proletariato. Elly Schlein, così come Giorgia Meloni e tutti i membri delle istituzioni, è comunque una deputata ed ha un ruolo molto importante nell'opposizione al governo. L'immagine, in certi ambienti, è fondamentale. Pensare di andare in Parlamento con l'eskimo o con il parka è pura utopia, ragione per cui se proprio ci si deve vestire in maniera formale tanto vale farlo bene. E per Elly Schlein parlano le immagini, spesso davvero un po’ scapigliate. Certo, per entrambe, può essere una scelta “politica” quella di indossare un abito piuttosto che un altro perché non va dimenticato che anche un tailleur oppure un pantalone a fiori abbinato a sandali o infradito sono un modo di fare comunicazione: dall'altra borghesia alla classe operaia.
Ogni politico, da destra a sinistra, ha sempre utilizzato come modello comunicativo l'abbigliamento, ma soprattutto i colori per attirare l'attenzione dell'elettorato e permettere che le associazioni di frasi, colori e simboli rimandassero ad un determinato partito. Il resto, ovviamente è solo questione di stile. E lo stile dell’abito è riconoscibile e rappresenta in toto la personalità del singolo individuo. In questo caso della donna che lo indossa. Giorgia Meloni grazie anche al combinato disposto dell’ingegno di Armani sembra rappresentare il Made in Italy, in un insieme di eleganza, formalità e stile fusi insieme. E anche in politica un colore o un profumo possono dare forza al messaggio che si vuole diffondere. Come e forse più di una frase ad effetto.
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