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IL BORGHESE
02 Marzo 2024 - 06:30
C’è ancora chi ama le divise
Basta un viaggetto con la metro fino al fondo di via Nizza, proprio nei pressi del grattacielo della Regione, o una passeggiata nei mercati rionali a cominciare da Barriera Milano per respirare la paura. La gente è stufa dell’assedio degli spacciatori che vendono droga fin dalle prime ore del mattino, teme le risse che sono ormai la costante di ogni notte, è terrorizzata dai furti, dalle rapine e dai tentati stupri.
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L’altra faccia di Torino, quella che si contrappone alla violenza degli anarchici che assaltano le macchine della polizia, che scrivono sui muri delle fabbriche abbandonate “Polizia fascista”, o peggio la dipingono come una truppa di drogati. In Barriera Milano, in via Nizza, nei mercati rionali, specie in via Madama Cristina e piazza Foroni, ma anche a Lingotto e Filadelfia si invoca l’aiuto del questore per avere più volanti e si continua a chiedere di aumentare il numero dei militari impegnati nell’operazione “strade Sicure”. Seicento militari già all’opera che diventano quasi mille proprio da lunedì, accogliendo le richieste dei quartieri più a rischio, anche per rispondere a chi, proprio tra via Nizza e piazza Bengasi è costretto a riti carbonari per denunciare ai cronisti situazioni di vita e commercio ormai impossibili da sopportare.
Così un bar, con le serrande abbassate raccoglie un gruppo di cittadini per raccontare lo spaccio in monopattino, i palpeggiamenti alle fermate dei bus, gli scippi e le minacce. Partirà da qui e si estenderà a macchia d’olio il pattugliamento dei militari che, di fatto consente alle volanti un presidio più mirato, soprattutto la notte. Certo i bastian contrari non mancano e c’è chi, sull’onda della caccia alle streghe ordita da chi vorrebbe delegittimare le forze dell’ordine, grida in strada: “Via i militari, Barriera libera”. Gente che detesta le divise o sostenitori degli spacciatori? Il dubbio viene.
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