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Siamo la città dell’Aerospazio

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Siamo la città dell’Aerospazio

Siamo la città dell’Aerospazio

Oggi Torino ha scritto una pagina di storia nell’esplorazione dello spazio più profondo, con l’obiettivo di difendere il Pianeta dagli asteroidi che potrebbero colpirlo. E lo ha fatto grazie a “Milani”, il primo nano satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che porterà nei cieli il nome dell’astrofisico Andrea Milani. Un gioiello figlio di tecnica e di ricerca avanzata realizzato nello stabilimento di via Orvieto dallaTyvk International che nell’ottobre prossimo partirà con la nave madre “Hera” per un viaggio di due anni con l’obiettivo di raggiungere l’asteroide Didymos, a quasi 500 milioni dalla Terra, in vista di un’ operazione di difesa della Terra.

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Una simulazione, ovviamente, perchè a tutto pensa Didymos tranne che ad attaccarci, ma che mette in evidenza la necessità di creare scudi protettivi vero i pericoli del cosmo, di cui la Terra deve disporre in futuro. Qualcuno si chiederà perché scriviamo con enfasi di questo nuovo figlio tecnologico del nostro comparto dell’Aerospazio. E il perchè sta tutto nel progetto di fare di Torino una nuova Cape Canaveral d’Europa, entrando di diritto nei piani industriali di Leonardo che vuole incentivare i progetti spaziali, riconoscendo alla nostra città un ruolo fortemente espansivo. Lo ha confermato l’amministratore delegato Roberto Cingolani spiegando come, insieme a Thles Alenia Space, stia nascendo una alleanza capace di diventare un riferimento europeo per tutti i servizi satellitari.

Ma non solo. Mentre l’auto soffre e non solo a Mirafiori, Leonardo e i suoi nuovi alleati, puntano sulla ricerca, proprio come sta accadendo a Caselle dove il Gruppo sta facendo le prove di volo per gli aeromobili green del futuro. Un raggio di sole nel clima incerto dell’automotive che può dare impulso alla ricerca grazie al Politecnico e creare nuovi posti di lavoro in virtù di nuove e importanti commesse.

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