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IL BORGHESE
18 Marzo 2024 - 06:30
L’ultima fregatura? Volare a Pasqua
Ad ogni festa comandata cala la scure dei prezzi sui consumatori. Segno che le speculazioni per frugarci nel portafoglio ormai sono calendarizzate, con il sospetto che esista una sorta di P2 di antica memoria che riunisce i tagliagole delle famiglie. E’capitato a Natale, e poi a San Valentino, capiterà dopodomani con la Festa del Papà, in attesa della Pasqua che ovviamente farà strage sui risparmi delle famiglie.
L’ultima stangata viene dalla compagnie aeree che, in totale spregio dei voli “low cost” hanno quasi raddoppiato i prezzi delle rotte nazionali rendendo Alghero, Cagliari, Napoli, Palermo o Catania, località per soli ricchi, ovviamente senza famiglia al seguito, nel classico week di Pasqua, tanto da far decollare le richieste dei viaggi all’estero. Visto che i biglietti per Londra, Berlino e Madrid sono venduti a prezzi assai più contenuti. Idem dicasi, per la strategia iugulatoria verso chi resta a casa, ma vorrebbe almeno un uovo di pasqua per festeggiare in famiglia. E la scusa è la “crisi del cacao”.
Eh, si, c’è anche quella a farci spendere nel Bel Paese, secondo i dati del Codacons, circa 72 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. Aumento medio: +40% nel combinato disposto di pochi grammi di cioccolato e incarti multicolor. Francamente tutto ciò ci pare vergognoso e a sostenerlo sono pure gli esperti, ma al di là delle proteste verbali, nessuno che conti davvero interviene. Timidamente proporrei un calmiere nazionale, e non solo - come già accade - per i generi di prima necessità, vale a dire la pasta, la passata di pomodoro e poco altro. Esiste, pur rispettando l’indipendenza del libero mercato, un modo per fermare gli speculatori. Oppure toccherà sempre al popolo bue il ruolo dello zerbino di Stato?
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