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Il Borghese

A Torino non bisogna disturbare (gli spacciatori)

Il caso assurdo del concerto all'oratorio fermato dalla polizia municipale

A Torino non bisogna disturbare (gli spacciatori)

La prossima volta mandiamo i vigili urbani di Torino a fermare il Festival di Sanremo che sfora, chissà che riescano dove neppure Carlo Conti... C’era l’X-Factor dell’oratorio, sabato sera a Santa Giulia. Che però è rimasto senza vincitore, perché la finale stava andando in scena alle 23.40 e l’autorizzazione scadeva alle 23.30. E i vigili puntualmente sono arrivati a ricordare l’orario. Erano appostati o hanno seguito il concerto, per essere così puntuali? In realtà pare che qualcuno li abbia chiamati.

Intendiamoci: rispettare le regole è sacrosanto ed è persino rassicurante che qualcuno si premuri che la musica delle band oratoriali non disturbi il riposo dei vicini. Ma tutto il caos attorno, invece, è normale o, peggio ancora, autorizzato? E mi chiedo: ma chi può essersi lamentato? Gli spacciatori della zona? 

È tutto talmente assurdo da essere divertente. Sono sicuro che il comandante della polizia locale ci fornirà i documenti per cui venerdì sera, nel cortile di Askatasuna tanto per restare nei pressi, il dj set era autorizzato e si è concluso nell’orario stabilito: certamente i vigili si sono presentati a controllare. Magari hanno anche verificato il rispetto delle norme sulla somministrazione di alimenti e bevande: lo fanno sempre, no? Non vogliamo certo credere che per quieto vivere si lascino in pace i soliti noti...

A questo punto, magari non il comandante dei vigili ma certo l’assessore alla sicurezza lo saprà, con tutti i tavoli che fanno in Prefettura, come mai quando ci si lamenta della malamovida, dei fuochi d’artificio, delle risse fra spacciatori non si arriva così in fretta?

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