l'editoriale
Cerca
Il Borghese
25 Maggio 2025 - 05:50
Forse non più tanto “super”, però di certo è caro, molto caro: 9 miliardi di euro (finora) per il Piemonte. E non è ancora finita: pur ridotto al 65%, il Superbonus 110 per le ristrutturazioni edilizie, introdotto dal Conte II, seguita a pesare sulle casse dello Stato. La domanda: ne è valsa (e ne vale) la pena?
Se prendiamo le analisi di Bankitalia, la risposta è: no. Il maggior gettito fiscale (Irpef e tributi vari) è stato infatti totalmente inghiottito dagli esborsi. Inoltre, per ben il 25% degli interventi, i proprietari li avrebbero fatti ugualmente, senza il rimborso quasi totale dello Stato.
Secondo il centro studi della Cgia di Mestre, a un conto finora di 200 miliardi (oltre 10 punti del nostro Pil), bisogna aggiungere ancora 40 l’anno per il prossimo futuro, e solo nel primo trimestre 2025 gli oneri a carico dello Stato sono aumentati di altri 1,8 miliardi di euro. In testa, la Campania (+3,4% pari a +301,6 milioni di euro), Marche e Molise. Il Piemonte è in ottava posizione, con un incremento di 120,7 milioni di euro, che porta il totale dal 2020 a oggi a circa 9,19 miliardi, appunto.
Ma l’economia, che era affossata dalla pandemia, è ripartita o no? Secondo l’Istat, in un biennio il contributo al Pil è stato fra l’1,4 e il 2,6%, su una crescita totale del 13,7%. In compenso, il Superbonus ha drogato il mercato: prezzi in aumento mediamente del 20%, mini-imprese edili spuntate come funghi (a volte, non veri imprenditori ma lavoratori in nero trasformati in partite Iva e fornitori di altre aziende) e non sopravvissute a lungo, tempi dilatati per i lavori, tanto che molti edifici sono ancora incompleti... Come il conto finale.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..