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Il Borghese

Una mano di bianco e conti... in rosso. Ecco quanto è costato il Superbonus

Solo in Piemonte un esborso per lo Stato di oltre 9 miliardi. Ma è valsa la pena?

Una mano di bianco e conti... in rosso. Ecco quanto è costato il Superbonus

Forse non più tanto “super”, però di certo è caro, molto caro: 9 miliardi di euro (finora) per il Piemonte. E non è ancora finita: pur ridotto al 65%, il Superbonus 110 per le ristrutturazioni edilizie, introdotto dal Conte II, seguita a pesare sulle casse dello Stato. La domanda: ne è valsa (e ne vale) la pena?

Se prendiamo le analisi di Bankitalia, la risposta è: no. Il maggior gettito fiscale (Irpef e tributi vari) è stato infatti totalmente inghiottito dagli esborsi. Inoltre, per ben il 25% degli interventi, i proprietari li avrebbero fatti ugualmente, senza il rimborso quasi totale dello Stato.

Secondo il centro studi della Cgia di Mestre, a un conto finora di 200 miliardi (oltre 10 punti del nostro Pil), bisogna aggiungere ancora 40 l’anno per il prossimo futuro, e solo nel primo trimestre 2025 gli oneri a carico dello Stato sono aumentati di altri 1,8 miliardi di euro. In testa, la Campania (+3,4% pari a +301,6 milioni di euro), Marche e Molise. Il Piemonte è in ottava posizione, con un incremento di 120,7 milioni di euro, che porta il totale dal 2020 a oggi a circa 9,19 miliardi, appunto.

Ma l’economia, che era affossata dalla pandemia, è ripartita o no? Secondo l’Istat, in un biennio il contributo al Pil è stato fra l’1,4 e il 2,6%, su una crescita totale del 13,7%. In compenso, il Superbonus ha drogato il mercato: prezzi in aumento mediamente del 20%, mini-imprese edili spuntate come funghi (a volte, non veri imprenditori ma lavoratori in nero trasformati in partite Iva e fornitori di altre aziende) e non sopravvissute a lungo, tempi dilatati per i lavori, tanto che molti edifici sono ancora incompleti... Come il conto finale.

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