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Il Borghese

Stellantis e le 400 assunzioni a Torino: ecco come stanno davvero le cose (e perché deve essere una svolta)

Non accadeva dal 2005, ma saranno interinali? Le ragioni del ceo Filosa e i 20 miliardi in quattro anni agli azionisti

Stellantis e le 400 assunzioni a Torino: ecco come stanno le cose (e perché deve essere una svolta)

Quattrocento assunzioni a Mirafiori: comunque vada, una svolta, anche se dovessero rivelarsi - come purtroppo è probabile, vedremo poi perché - di lavoratori interinali o comunque a tempo determinato. Questo perché, l’ultima volta che si è sentito di una campagna di assunzioni del genere, parlavamo ancora di Fca, era il 2015 e si arruolavano 1.500 persone per Melfi per la Jeep Renegade. Qui a Torino, bisogna tornare ancora più indietro, all’epoca Fiat nel 2005. Poi sappiamo benissimo che Mirafiori sta entrando nel ventesimo anno consecutivo di cassa integrazione. Per tacere di migliaia di uscite.

Antonio Filosa, ceo di Stellantis, ha ribaltato il tavolo con questo annuncio ad accompagnare la conferma del Piano per l’Italia e l’intenzione di puntare forte sulla Fiat 500 Ibrida. Mi sarebbe piaciuto che da alcuni sindacalisti partisse una qualche domanda sulla natura di queste assunzioni, sul tipo di professionalità richieste: e ancor di più arrivasse una risposta. Perché poco tempo fa, si parlava di mille interinali, già dall’estate, per la nuova linea. E da ancora più tempo si parla del ricambio generazionale in uno stabilimento dove l’età media supera i 55 anni.

Saranno dunque interinali, i nuovi lavoratori? Legittimo chiederselo, poiché al momento a Mirafiori c’è il contratto di solidarietà e con questo non puoi fare assunzioni a tempo indeterminato. Dunque, o a febbraio scade - come dovrebbe - il contratto di solidarietà e quindi via libera alle assunzioni, e saremo tutti ben lieti, anzi siamo tutti ben lieti; oppure, entrano interinali. E diremo che va bene, può starci anche un piccolo passo. Perché in ogni caso, per Mirafiori è una svolta.

Come quella di Filosa verso il Green Deal: da convinti sostenitori, in Stellantis si passa all’attacco, i limiti UE non possono affondare l’industria. Ci sembra logico ed è allora per questo che scegliamo anche noi di puntare i nostri due dollari (un “americano” come Filosa capirà il riferimento scaramantico alla moneta da 2 dollari) sul nuovo ceo. Al quale non serve non ricordare l’immensa responsabilità di un gruppo come Stellantis che, dalla sua nascita, ha distribuito qualcosa come 20 miliardi agli azionisti. Ma anche tagliato quasi 10mila posti di lavoro.

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