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McMurtry Spéirling, la supercar che prende sul serio l’espressione ‘incollata all’asfalto

Quando l’aderenza diventa un superpotere

McMurtry Spéirling, la supercar che prende sul serio l’espressione ‘incollata all’asfalto

Dopo aver bruciato record su pista con l’eleganza di un ninja ipercinetico, la McMurtry Spéirling ha deciso che correre forte non era più abbastanza. Così ha pensato bene di attaccarsi al soffitto, quasi. In un video che ha fatto il giro del web, la supercar elettrica è stata parcheggiata su una piattaforma capovolta e, con la nonchalance di chi ha fatto del concetto di “aerodinamica aggressiva” una ragione di vita, ha percorso alcuni metri... a testa in giù. Senza tremare, senza cadere, e soprattutto senza scomporsi: una performance che nemmeno Spider-Man in pista.

La tecnologia (decisamente fuori dagli schemi)

Dietro l’effetto speciale da blockbuster c’è una tecnologia ben concreta, anche se decisamente spettacolare: il sistema Downforce-on-Demand, capace di generare 2000 kg di carico verticale anche da fermo. Altro che alettone posticcio sul cofano: qui si parla di due ventole enormi montate sotto l’auto, che agiscono come una gigantesca ventosa da bagno, incollando l’auto all’asfalto. O, nel caso specifico, al soffitto. Il risultato? Accelerazioni, frenate e curve a livelli quasi surreali, con picchi di 3G.

Visto che raccontare la cosa non avrebbe reso giustizia, McMurtry ha deciso di mostrare al mondo cosa significhi “aderenza estrema”. Così il prototipo Pure VP1, uno dei soli 100 previsti, è stato guidato (o sarebbe meglio dire sospeso?) dal co-fondatore Thomas Yates in una scenetta da circo hi-tech che ha già mandato in visibilio TikTok e affini.

Una tradizione (quasi) dimenticata

Chi mastica un po’ di storia dell’auto forse avrà avuto un déjà vu: era il 1978 quando la Brabham-Alfa Romeo di Niki Lauda vinse il GP di Svezia grazie a una ventola gigante che, guarda caso, faceva proprio la stessa cosa. All’epoca fu presentata come un sistema di raffreddamento, ma la FIA non ci mise molto a capire che stava più risucchiando l’auto al suolo che raffreddandola. Risultato: vietata subito, come ogni trucco troppo efficace.

Record? Ne volete ancora?

La Spéirling non è nuova a imprese da copertina: 0-100 km/h in 1,5 secondi (avete letto bene), miglior tempo al Goodwood Festival of Speed, primato anche sulla salita di Laguna Seca Hillclimb e, per non farsi mancare niente, regina assoluta del tracciato di Top Gear, dove ha umiliato una monoposto di Formula 1 con oltre tre secondi di vantaggio.

E non è finita. Il modello “commerciale” — se così si può chiamare una macchina che costa quasi un milione di euro — arriverà nel 2026, con una batteria da 100 kWh capace di reggere 20 minuti a ritmo da gara GT3. Una specie di aspirapolvere da corsa in carbonio, ma col fascino da batmobile elettrica.

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