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Il giallo della pisside scomparsa. L'ultima traccia risale a 3 anni fa

furto in chies
È un mistero quello che avvolge la pisside ex voto, donata da Isabella Ambrosio Clara alla parrocchia di Pancalieri a inizio Novecento. L’oggetto liturgico per conservare le ostie consacrate è letteralmente sparito nel nulla. L’amara scoperta è di qualche giorno fa ed è frutto di una “casualità”. In vista della tradizionale celebrazione del 15 agosto al Santuario della Madonna dell’Eremita, nelle campagne pancalieresi, alcuni fedeli avevano pensato di utilizzare proprio quella pisside, perché dedicata alla Madonna. Isabella era figlia di Arturo Ambrosio, un ragioniere torinese diventato famoso regista e produttore cinematografico, e aveva sposato l’avvocato Roberto Clara, podestà del paese. Quella dei Clara è stata una famiglia importante per Pancalieri, che ha visto la sua storia interrompersi il 9 luglio 2011 con la morte, in un incidente in motocicletta, dell’ultimo discendente diretto: anche lui si chiamava Roberto. A quest’ultimo è stata intitolata la nuova scuola media, per volontà della zia Iolanda Nofori che ha donato 948mila euro al Comune per la sua realizzazione. Ai tempi dell’epidemia di tifo in paese, la figlia di Isabella e Roberto si ammalò gravemente, e la madre fece un voto per la sua guarigione, donando poi la pisside alla parrocchia. Dell’oggetto si ha una testimonianza di una decina di anni fa, quando è stato fatto un inventario fotografico. Ma c’è chi sostiene che c’era ancora tre anni fa, prima del trasloco di don Luciano Piras a Torino e dell’arrivo del nuovo parroco don Giovanni Viotto. Quest’ultimo si è prodigato da solo, e con l’aiuto di un collaboratore, senza però riuscire a ritrovarlo: «Abbiamo cercato a fondo in sacrestia, dove venivano conservati quegli oggetti e non c’è più traccia» commenta dispiaciuto. La misteriosa fine di quel dono sta facendo discutere non poco in paese.
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