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Piovono Rsa su Barca e Bertolla: «Per i giovani nessun progetto»

SanMauro
Qualcuno aveva persino proposto la realizzazione di un’area giochi. Nel tentativo di trasformare un’area verde abbandonata, e chiusa con un cancello, in un nuovo spazio a disposizione del territorio. Le cose, però, sono andate diversamente e oggi i residenti di strada San Mauro devono prepararsi a dare il benvenuto a una nuova residenza sanitaria per anziani.

Una Rsa che nascerà nell’ex sito Chiappino, in disuso da anni e oggetto nel passato delle interpellanze dei consiglieri della Lega Nord Alessandro Sciretti ed Enrico Scagliotti. L’ex vivaio Chiappino, ceduto al Comune di Torino da attività dismessa, è diventato con il tempo un’area degradata. Fino alla scelta di Palazzo Civico di procedere con la realizzazione di una Rsa. La seconda in rapida successione dopo la realizzazione de “Il Porto” in via Torre Pellice.

Ma l’ultima scelta ha di fatto scontentato i residenti del quartiere Bertolla che, al contrario, avevano spinto per adibire il terreno a piastra polivalente per attività sportive. Per manifestazioni di carattere ludico. Con la possibilità di veder finalmente nascere il museo del gruppo storico locale dei Lavandai di Bertolla. «Invece - racconta un cittadino - ci ritroveremo a fare i conti con altri servizi».

Tuttavia non finisce qui, perchè un altro progetto presentato recentemente nei locali di via San Benigno prevede la riqualificazione dell’ex area dei Lavandai. Con tanto di costruzione di edifici e di una terza Rsa. «E ai giovani chi pensa? - sorride una mamma non c’è nulla per i ragazzi se non un paio di giardinetti». Con la temporanea chiusura della biblioteca civica Rita Atria di strada San Mauro, a causa di un allagamento che si è manifestato nella giornata di Pasquetta, ecco che i problemi della borgata sembrano non finire mai.

«Ben venga la riqualificazione - commenta il capogruppo del Carroccio della circoscrizione Sei, Alessandro Sciretti - ma tre Rsa ci sembrano, forse, troppe. Ci piacerebbe che quest’amministrazione pensasse anche ai giovani e non solo alla terza età. Magari una ludoteca o qualche campetto da gioco potrebbero donare un pò di entusiasmo al borgo».
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