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Casello di Vadò e barriera sull’A21: il consiglio comunale dice basta

CaselloVadò
Un netto “no” alla barriera di Trofarello e al casello di Vadò. Lo scorso luglio è scaduta la concessione dell’Autostrada A21 che gestisce la tratta Torino-Piacenza così come la concessione all’Ativa, che attualmente gestisce in proroga la tangenziale torinese.

Motivi sufficienti per convincere il consiglio comunale di Moncalieri a presentare una mozione unitaria indirizzata ad Ativa, Regione Piemonte e Città Metropolitana per schierarsi a favore dell’abolizione, sulla scorta di quanto sta già succedendo in altri comuni della zona sud di Torino con il casello di Beinasco.

Mercoledì sera, alla presenza del consigliere metropolitano con delega ai lavori pubblici Antonino Iaria, il sindaco Paolo Montagna ha rimarcato quanto la presenza dei caselli abbia pesanti ricadute su tutto il territorio, sia in termine di inquinamento ambientale e acustico, sia in termini di traffico. Sono moltissimi i cittadini che, per non pagare la gabella, preferiscono deviare per la città congestionando ulteriormente il traffico urbano.

«Caselli e barriere sono antistorici e antieconomici - ha spiegato Montagna - e quello di Vadò è il meno redditizio di tutti. L’eliminazione sarebbe opportuna anche nell’ottica della realizzazione del futuro ospedale unico che si farà proprio a Vadò. Invitiamo inoltre Regione e Città Metropolitana a ragionare sulla realizzazione della bretella di collegamento con la tangenziale nell’area di strada Brandina e Movicentro e sulla messa in sicurezza di strada Carignano e strada Revigliasco su cui si registrano ancora troppi incidenti».
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