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Silvio in testa, Bersani incalza. Ma rispunta il “Mattarella bis”. Sondaggio: scegli tu il prossimo capo dello Stato

Silvio Berlusconi (foto Depositphotos)

Silvio Berlusconi (foto Depositphotos)

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L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Nel box in basso i risultati dei nostri lettori, aggiornati alle ore 19 di ieri espressi in percentuale

Il Cavaliere rimane saldamente in testa nelle votazioni dei lettori (29%), incalzato da Pier Luigi Bersani (16%) che, punto dopo punto, rimonta la classifica, sorpassa il Professore (fermo al 12%) e si porta a un tiro di schioppo da Silvio Berlusconi. C’è però una carta che resta coperta sul tavolo delle trattative per il Quirinale. Ed è quella della pandemia. Con l’inasprirsi dell’emergenza sanitaria, infatti, torna a farsi largo l’ipotesi di un “Mattrella bis”. Nonostante il Presidente in carica abbia ribadito più volte di non voler proseguire con un secondo mandato, molti lo riterrebbero un atto di servizio per il Paese, specie in un momento dove l’incertezza è alta e andare alle urne per l’esecutivo sarebbe molto difficile, se non impossibile.

«Credo che la soluzione migliore sia ancora quella rappresentata da Mattarella - commenta l’onorevole Mauro Laus (Pd) -. Quanto più si complica la trattativa interna tra i partiti, tanto più aumentano le probabilità che Mattarella alla fine ritorni in campo». Quanto a Draghi, Laus non ha dubbi: «Deve restare all’esecutivo. Se la sua credibilità serviva prima, serve anche di più oggi». La pensa diversamente l’onorevole Osvaldo Napoli (Cambiamo!), che vede nell’ex presidente della Bce l’opzione più probabile. Stante l’incognita delle elezioni anticipate. «Certamente Draghi è in pole position - premette -, ma ci sono altre possibilità. Bisogna vedere come i partiti vedono il futuro politico del Paese. Se il Presidente della Repubblica sarà Draghi, sarà necessaria una nuova maggioranza, ma politica questa volta».

Non crede nella possibilità di una salita al Colle del premier Draghi, l’onorevole di Fdi Augusta Montaruli. «Forza Italia non rinuncerebbe a votare Berlusconi - spiega -. Verrebbero quindi a mancare i voti di due terzi dell’asse del centrodestra. E la Lega a quel punto cosa potrebbe fare? Rompere l’alleanza? La vedo improbabile». A questo poi si aggiungerebbe l’immediato crollo del governo. «L’elezione di Draghi aprirebbe a una richiesta di elezioni anticipate, che i membri del governo non vogliono assolutamente - sottolinea Montaruli -. Senza contare che, in questo caso, si andrebbe incontro al quarto governo non eletto in un una sola legislatura». In altre parole: «Il pallino ce l’ha in mano Berlusconi» conclude l’onorevole di Fratelli d’Italia.

La gara è ancora aperta e i nomi che restano in campo sono parecchi. C’è sempre la possibilità che sia una donna a prendere il posto di Mattarella, come auspicato dal leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. Raccoglie poi sempre più consensi la candidatura di Bersani, in stupefacente rimonta anche nel nostro sondaggio. «Cosa succederà? È presto dirlo» inizialmente cauto, l’onorevole Giacomo Portas (Moderati) poi si sbilancia: «Non sottovaluto Berlusconi, che ha sicuramente tanti numeri di partenza, ma il mio voto lo darei a una persona che mi piace molto, che è Bersani. Ci riuniremo presto con ilPd e con Letta e decideremo la strategia da tenere». E Draghi? «Tutto dipende dall’avanzata della pandemia» torna a suonare la corda del Covid. «Andrebbe benissimo Draghi. Chi può dirgli di no? Deciderà il Covid» scherza l’onorevole Portas, ma la battuta assume contorni sempre più seri a mano a mano che i numeri dei contagi salgono.

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